kymamobilita

Prendersi cura della propria fertilità vuol dire, per una donna, non solo recarsi con regolarità dal ginecologo, ma considerare anche la qualità della dieta. Nell’ambito dei nutrienti che fanno particolarmente la differenza, un doveroso cenno va dedicato agli acidi grassi omega 3. Vediamo, nelle prossime righe, in che modo impattano su un aspetto fondamentale per la salute fisica ed emotiva della donna (e della coppia).

Cosa sono gli omega 3?

Come in tutti i casi, anche in questo è utile partire dalle basi e capire bene di cosa si parla quando si chiamano in causa questi nutrienti. Gli omega 3 sono acidi grassi polinsaturi essenziali. Si dice spesso che, dal momento che il nostro organismo non è in grado di sintetizzarli da solo, c’è la necessità di assumerli attraverso il cibo o integratori specifici.

Questi ultimi vanno ovviamente sempre presi facendo attenzione alla qualità e cercando di orientarsi verso supplementi che contengono diverse forme di questi lipidi (Omegor Vitality 1000, integratore di Omega 3 è uno dei più apprezzati online e senza dubbio ne avrai sentito parlare se il benessere olistico rientra fra i tuoi interessi).

Per amor di precisione, ricordiamo che è il loro precursore, ossia l’acido alfa-linoleico, altrimenti noto con l’acronimo di ALA, a non poter essere sintetizzato dall’organismo umano e a dover essere, per forza di cose, assunto tramite fonti esterne.

Gli omega 3 si possono trovare sia in fonti di origine animale - pesci grassi come tonno, salmone, aringhe e sgombro - sia in fonti di origine vegetale, tra le quali è possibile citare i semi di lino.

L’importanza del giusto rapporto tra omega 3 ed omega 6

Preziosi per il cuore grazie alla loro efficacia antiossidante e utili anche per la modulazione del tono dell’umore, gli omega 3 dovrebbero essere, per poter parlare di salute, in un determinato rapporto rispetto agli omega 6, un’altra tipologia di acido grasso essenziale.

Numeri alla mano, l’ideale sarebbe un rapporto omega 6 - omega 3 pari a 2:1. Purtroppo, nella società odierna che mette troppo spesso da parte la qualità della dieta, si arriva anche a rapporti 30:1.

Sì, la nostra alimentazione è molto ricca di omega 6, nutrienti che si possono trovare, per citare una delle fonti principali, nella carne di manzo, e troppo povera di omega 3.

Che ruolo hanno questi grassi nel miglioramento dei parametri della fertilità femminile? Scopriamolo assieme nel prossimo paragrafo!

Omega 3 e fertilità femminile, una sinergia a dir poco preziosa

Gli omega 3 rappresentano una tipologia di nutriente a cui non sempre viene dedicata la giusta attenzione quando si parla di fertilità femminile. Si tende spesso a consigliare alle donne un’alimentazione a basso indice glicemico per abbassare i livelli di infiammazione - questa raccomandazione viene fornita spesso alle donne con PCOS, anche se le prove raccolte dalla letteratura clinica non sono così solide da poter parlare di linee guida definitive - ma meno di monitorare i livelli di omega 3.

Questi grassi straordinari sarebbero in grado, per esempio, di aumentare il tasso di impianto degli embrioni, contrastando, di fatto, l’azione delle cellule Natural Killer, o NK, globuli bianchi coinvolti nella risposta immunitaria sia innata, sia acquisita e che annoverano, tra i loro compiti, l’uccisione delle cellule tumorali e l’autoimmunità.

L’importanza degli omega 3 per il benessere del neonato

I benefici degli omega 3 non finiscono con la ricerca della gravidanza. Diversi studi hanno infatti scoperto la loro importanza per la salute del neonato.

Quando le madri avevano assunto omega 3 sia tramite la dieta, sia attraverso integratori durante la gravidanza, è stato riscontrato un rischio notevolmente più basso di avere a che fare con problematiche come l’allergia alle uova e l’insorgenza di eczema.