Mario Turco (foto Todaro/AntennaSud)
Mario Turco (foto Todaro/AntennaSud)

Il senatore Mario Turco, vicepresidente del MoVimento 5 Stelle e coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa, ha duramente criticato la recente decisione del Governo di definanziare 150 milioni di euro destinati al potenziamento della linea ferroviaria Adriatica in Puglia, dirottando le risorse verso la diga foranea del porto di Genova.

“Una scelta grave, discriminatoria e inaccettabile verso il Mezzogiorno che penalizza ancora una volta la nostra regione e tutto il Sud, in un quadro di squilibrio nella distribuzione degli investimenti infrastrutturali”, ha dichiarato Turco in una nota stampa.

Secondo il senatore pentastellato, l’esclusione della Puglia dal tracciato dell’Alta Velocità/Alta Capacità (AV/AC) compromette le possibilità di sviluppo e crescita del territorio, ostacolando la competitività delle imprese e limitando la mobilità di cittadini e lavoratori.

“La linea Adriatica collega città chiave come Foggia, Bari, Brindisi, Lecce e Taranto, ed è fondamentale per colmare il divario infrastrutturale tra Nord e Sud – ha proseguito Turco -. Invece, si scelgono dirottamenti di risorse verso territori già infrastrutturati, tradendo i principi di coesione territoriale”.

Il parlamentare ha annunciato la presentazione di un’interrogazione a risposta scritta presso la Commissione competente per chiedere chiarimenti al Ministero delle Infrastrutture e al Ministero dell’Economia. “Si tratta dell’ennesimo schiaffo alla nostra regione e a tutto il Sud, che continua a essere penalizzato nella ripartizione delle risorse per le infrastrutture strategiche, per questo ho presentato un’interrogazione a risposta scritta in Commissione per chiedere spiegazioni al Ministro delle Infrastrutture e al Ministro dell’Economia”.

“Il M5S chiede l’immediato ripristino del finanziamento originario, l’inserimento del corridoio adriatico nella rete AV/AC nazionale e un cambio di rotta negli investimenti pubblici. Continueremo a denunciare queste disparità e a lottare per garantire al Sud infrastrutture moderne e pari dignità territoriale”, ha concluso Mario Turco.