Isola Liri, squadra di origine tarantina

TARANTO
Vito Galasso
02.10.2015 19:37

Scandagliando i fondali della storia dell'Isola Liri, si scopre che ci sono almeno un paio di punti di contatto con Taranto e la sua città. Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, il paese - che conta poco meno di dodicimila abitanti - si trova nell'entroterra laziale e deve il suo nome per il fatto che il fiume Liri abbia formato una specie di isola. Il club, che inizialmente ha la maglia amaranto, nasce il 21 giugno 1925, tuttavia il suo corso comincia qualche anno prima. È l'aprile del 1920 quando un certo Pasquale Truglia torna da Taranto con un pallone di cuoio in mano. Da quel momento nella cittadina isolana sboccia l'amore per l'arte pedatoria. Per ottantatré anni la formazione biancorossa, colori assunti poco dopo il secondo conflitto mondiale, giochicchierà sul "Nazareth" nei campionati rionali prima e in quelli dilettantistici dopo. Almeno fino all'avvento della stagione 2007-2008, allorquando raggiunge l'apice del suo percorso storico. Ecco, dunque, giungere il secondo elemento in comune con la città ionica. Si tratta di Giuseppe Ferazzoli, centrocampista del Taranto nell'annata 1991-1992, culminata con il successo nello spareggio salvezza contro la Casertana. È, infatti, l'ex rossoblù, ora allenatore, l'artefice della memorabile promozione nel campionato di Seconda Divisione di Lega Pro con i laziali, conducendoli al primo posto nel torneo di serie D con largo anticipo. L'Isola Liri resta quattro anni nel calcio professionistico, dopodiché ricade nel vortice del dilettantismo, non riuscendo più a rialzarsi.
Alla fine della fiera, quindi, si potrebbe dire che domenica allo "Iacovone" arriva una squadra di "origine tarantina".

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