Francesco Boccia (foto Todaro/AntennaSud)
Francesco Boccia (foto Todaro/AntennaSud)

“Loro vogliono lo scontro, noi chiediamo soluzioni. L’agricoltura è ignorata, i salari sono fermi, le imprese senza futuro”. È così che Francesco Boccia, presidente dei senatori del Partito Democratico, ha aperto il suo intervento pubblico a San Ferdinando di Puglia, durante un incontro dedicato alle regionali 2025, insieme al sindaco Michele Lamacchia e a Debora Ciliento, assessora regionale ai trasporti e candidata nella lista del PD.

Boccia ha attaccato duramente la manovra economica del governo Meloni, definendola “una vergogna per l’Italia reale. Diciotto miliardi appena, la manovra più piccola dell’ultimo decennio, mentre il Paese rallenta, le imprese chiudono, la sanità e la scuola sono in ginocchio e l’agricoltura viene ignorata”.

Il senatore ha posto l’accento sulla crisi che colpisce il comparto agroalimentare, in particolare nel territorio pugliese: “A San Ferdinando, cuore pulsante dell’agricoltura regionale, le nostre imprese sono in grave difficoltà. I dazi imposti dagli Stati Uniti, voluti da Trump e subiti da Meloni in silenzio, stanno mettendo a rischio dieci miliardi di export e migliaia di aziende”.

Boccia ha denunciato l’assenza di misure di sostegno al credito e al lavoro: “Durante la pandemia agimmo con decisione, oggi invece il Governo resta immobile, impegnato solo in scontri ideologici in Europa e in atteggiamenti di sudditanza verso Washington”,

L’esponente del PD ha quindi puntato il dito contro la coalizione di destra: “È una Destra che non governa: si inchina all’estero e litiga in casa. Cerca lo scontro ogni giorno, soprattutto sulla Costituzione, per nascondere il proprio fallimento economico”.

“Noi difenderemo la Costituzione, ma ricordiamo a questo governo che deve occuparsi della vita reale degli italiani: lavoro, salari, sanità, scuola, industria e agricoltura. L’Italia non ha bisogno di divisioni, ma di giustizia sociale, dignità del lavoro e orgoglio nazionale”, ha aggiunto Boccia.

In chiusura, il senatore ha rilanciato il messaggio della sua campagna: “Finché Meloni e Salvini penseranno ai simboli invece che alle persone, noi saremo qui, con la schiena dritta, dalla parte dell’Italia vera, che non si inginocchia davanti a nessuno”.