Boccia: “L’Italia delle aree interne è abbandonata dal Governo”
Il presidente dei senatori del Partito Democratico: “Centinaia di comuni rischiano di chiudere entro il 2040”

“Questa legge di bilancio è un atto di resa del governo Meloni. Una manovra povera, ingiusta e senza respiro, la più piccola dell’ultimo decennio, incapace di rispondere alle vere emergenze del Paese”. Così Francesco Boccia, presidente dei senatori del Partito Democratico, intervenendo a un’assemblea pubblica a Spinazzola per le regionali in Puglia.
Secondo Boccia, la manovra penalizza in modo particolare le aree interne, che già da tempo soffrono spopolamento e carenza di servizi. “Si taglia sulla crescita, sulla scuola e sulla sanità, si dimenticano le imprese e i lavoratori. E soprattutto si abbandonano le aree interne, quelle che ogni giorno tengono viva l’Italia con il lavoro, la fatica e l’amore per la propria terra”.
Il senatore ha denunciato l’assenza di fondi specifici per queste zone: “Nella legge di bilancio non c’è un solo euro per le aree interne, nessun piano per contrastare lo spopolamento che, al ritmo attuale, porterà alla chiusura di centinaia di comuni nel giro di quindici anni”.
Boccia ha citato proiezioni secondo cui “nelle aree più fragili oltre l’82% dei comuni perderà popolazione entro il 2043, con punte del 93% nel Mezzogiorno”, accusando il governo di “lasciare soli i territori più deboli mentre insegue l’ossessione di privatizzare scuola, sanità e trasporti, smantellando i pilastri dell’uguaglianza e dei diritti”.
“Mentre il governo spreca tempo e parole nei conflitti ideologici sulla Costituzione - ha aggiunto -, noi chiediamo fatti: investimenti veri, infrastrutture, sanità di prossimità, banda larga, opportunità per i giovani che vogliono restare. Invece arrivano solo briciole per chi vive lontano dai centri del potere e nessuna strategia per fermare lo svuotamento dei paesi dell’entroterra”.
Boccia ha poi richiamato il ruolo delle regioni meridionali e della Puglia in particolare: “Se l’Italia tiene, è grazie a regioni come la Puglia, che ha provato con risorse proprie a fronteggiare lo spopolamento. Antonio Decaro nel suo programma ha ribadito l’impegno assoluto, e per questo Spinazzola, simbolo di quest’area interna bellissima, non si arrenderà”.
Infine, un appello politico: “La pazienza dei cittadini non è infinita. Non accetteremo più un governo che ignora chi tiene in piedi il Paese reale. Il voto al Partito Democratico è essenziale per dare più forza ad Antonio e a chi difende le aree interne”.
Boccia ha concluso delineando la proposta alternativa del Pd: “Più risorse per le aree interne, per le infrastrutture del Sud, per l’agricoltura, per i salari e per la sanità territoriale. L’Italia non si governa con i condoni e la propaganda, ma stando accanto alle persone e ai territori che resistono, come questa parte di Puglia che oggi si ritrova unita per difendere il proprio futuro”.