Autovelox Massafra-Mottola (foto Massimo Todaro/AntennaSud)
Autovelox Massafra-Mottola (foto Massimo Todaro/AntennaSud)

Scade domani, giovedì 12 giugno 2025, il termine concesso alle amministrazioni locali per adeguarsi alle nuove disposizioni sugli autovelox, introdotte dal decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) entrato in vigore esattamente un anno fa. Lo ricorda il Codacons, sottolineando che i Comuni che non si conformeranno potrebbero incorrere in illegittimità nei futuri rilevamenti di velocità.

Il provvedimento rivede in modo significativo l’utilizzo degli apparecchi, puntando su trasparenza e legittimità, con novità importanti su tipologie di strade, limiti di velocità, distanze tra dispositivi e segnaletica.

Le novità principali

Secondo le nuove regole:

  • Gli autovelox potranno essere installati solo su strade individuate dal prefetto, e solo se sussistono una o più condizioni:
    • Alta incidentalità legata alla velocità negli ultimi cinque anni
    • Impossibilità o difficoltà di contestazione immediata
    • Velocità media dei veicoli superiore ai limiti di legge
  • Distanze minime tra autovelox mobili:
    • 4 km su autostrade
    • 3 km su extraurbane principali
    • 1 km su extraurbane secondarie, strade locali e ciclopedonali
    • 1 km su strade urbane di scorrimento
    • 500 metri su strade urbane di quartiere e locali
  • Distanze minime tra segnale di limite di velocità e dispositivo:
    • 1 km su strade extraurbane
    • 200 metri su strade urbane di scorrimento
    • 75 metri su tutte le altre strade
  • I dispositivi possono essere installati solo se i limiti di velocità sono compatibili con quelli previsti per quella specifica categoria di strada. Ad esempio, su una extraurbana dove il limite standard è 110 km/h, un autovelox può essere installato solo se il limite imposto è almeno 90 km/h.

L’allarme di Assoutenti: “Manca il decreto per l’omologazione”

A sollevare dubbi è Assoutenti, che avverte come le nuove regole rischino di restare lettera morta. Il motivo? L’assenza del decreto Mit per l’omologazione degli apparecchi, atteso da 33 anni.

“Le decisioni della Cassazione che annullano le multe elevate da autovelox approvati ma non omologati si stanno moltiplicando, così come i ricorsi degli automobilisti”, spiega il presidente Gabriele Melluso, che avverte anche sulle ripercussioni per la sicurezza stradale e per le finanze degli enti locali.

“Serve un intervento urgente per evitare il caos sulle strade italiane proprio all’inizio dell’estate”, conclude Melluso, chiedendo al Ministero di colmare finalmente questo vuoto normativo.