Ex Ilva, Iaia (FdI): “Serve realismo, no a proposte irrealizzabili”
“In Italia e in Europa non esistono attualmente acciaierie in grado di produrre acciaio utilizzando idrogeno verde”

“La questione dell’ex Ilva è complessa e richiede soluzioni concrete, non slogan”. Lo afferma Dario Iaia, deputato di Fratelli d’Italia e segretario della Commissione ecomafie, intervenendo sul futuro dell’acciaieria di Taranto e sul piano presentato dal Governo Meloni.
Il parlamentare sottolinea la necessità di un approccio pragmatico, evidenziando il valore dell’accordo di programma elaborato dal Ministro Adolfo Urso, che prevede una progressiva dismissione degli altiforni, la sostituzione con forni elettrici e la costruzione di un impianto DRI per alimentare i nuovi sistemi produttivi.
“In Italia e in Europa non esistono attualmente acciaierie in grado di produrre acciaio utilizzando idrogeno verde - precisa Iaia -. Parliamo di una tecnologia che rappresenta il futuro, ma che oggi non è operativa. Per una transizione sostenibile e credibile, è necessario ricorrere al gas naturale, come fanno già 34 forni elettrici in funzione nel nostro Paese”.
Iaia invita a evitare visioni utopistiche che rischiano di produrre ulteriori ritardi: “Servono programmazione e responsabilità. Proposte irrealizzabili allungano i tempi, senza offrire soluzioni. La salute e l’ambiente si tutelano con azioni immediate e reali”.
Il deputato richiama anche l’attenzione sugli effetti occupazionali delle scelte future, denunciando una certa superficialità da parte delle opposizioni: “Non si può trascurare l’impatto sociale della transizione. Taranto ha già pagato un prezzo altissimo e ha diritto a tornare a crescere”.
In conclusione, Iaia ribadisce la necessità di avviare quanto prima il percorso di trasformazione dell’impianto: “Taranto non può più restare bloccata in uno stallo fatto di rinvii e promesse. Servono responsabilità, concretezza e rispetto per una comunità che chiede di guardare avanti con fiducia”.