Spinelli (Per la Puglia): “Taranto non può più attendere”

“Sono trascorsi circa sei mesi da quando, al Palazzo Piacentini di Roma, sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, era stata annunciata la manifestazione di quindici progetti da parte di aziende interessate a investire su Taranto, con una ricaduta occupazionale stimata in 5.000 addetti“. A ricordarlo è Nicola Spinelli, coordinatore provinciale di “Per la Puglia”, che interviene sul tema dello sviluppo economico e occupazionale di Taranto.
”Eravamo rimasti ai potenziali investitori, Fincantieri, Toto Holding, WebuildGroup, Mermec, Igenius e Cantieri di Puglia, oltre a Renexia, che ha però scelto di spostare il proprio investimento sulle turbine eoliche a Vasto, con un progetto da 500 milioni di euro e 1.500 posti di lavoro. Tutte realtà che, nei mesi scorsi, avevano manifestato interesse verso il nostro territorio”, aggiunge Spinelli.
Nell’incontro svoltosi martedì scorso a Palazzo Chigi, dedicato alla vertenza ex Ilva, mi aspettavo passi concreti su questo argomento. Invece, ai sindacati è stato comunicato che quindici aziende italiane ed estere sono interessate a investire su Taranto nei prossimi quattro anni: nulla di nuovo e, soprattutto, nulla di concreto rispetto a sei mesi fa“, prosegue.
Spinelli sottolinea come sia ormai “indispensabile passare dalle dichiarazioni ai fatti, avviando azioni immediate e misurabili in grado di riportare sviluppo, crescita e occupazione nella città di Taranto. Serve una visione chiara e condivisa per il rilancio occupazionale del territorio“, conclude.