Teatro Pubblico Pugliese: Teatro e web, binomio possibile

Cultura, musica e spettacolo
11.05.2020 16:36

Michele Sinisi
Teatro e web. Si parla molto di nuove forme di comunicazione, ma oggi è importante capire se è davvero possibile portare il teatro nel web. A rispondere alle domande di Ileana Sapone e Maddalena Tulanti nella terza puntata del #TPPLIVE, in onda sulla pagina Facebook del Teatro Pubblico Pugliese, sono stati tre ospiti d’eccezione: Michele Sinisi, attore poliedrico di teatro e cinema oltre che regista, fondatore del Teatro Minimo, con alle spalle tanti lavori teatrali, Simone Petrella (tra i fondatori/regista/autore di Casa Surace) e Renata Perongini (autrice di Casa Surace). Quarantacinque minuti di approfondimento e dibattito cha hanno permesso di fare luce sulle nuove forme di espressione del teatro dopo l’esperienza terribile del Covid-19. Michele Sinisi è possibilista sull’incontro tra i ‘due mondi’: “Il teatro in sé prevede il fatto che due esseri umani debbano essere presenti nello spesso spazio. Credo però che il teatro possa cogliere una possibilità interessante nell’interazione con il web e che da questa quarantena possano venir fuori delle pratiche interessanti in tal senso”. “Pur venendo da esperienze diverse, siamo legati anche noi al mondo del teatro - aggiungono Simone e Renata di Casa Surace -. Noi con quello che facciamo abbiamo già in qualche maniera operato una trasposizione di linguaggi tra loro diversi, per cui riteniamo possibile questo connubio”. Ma cosa rimarrà di quello che stiamo vivendo, se lo si riferisce al teatro? “Bisognerebbe declinare bene la parola ‘teatro’ - risponde Simone di Casa Surace -. Ci siamo ritrovati attorno a delle esigenze comuni, che hanno unito due mondi diversi”. “C’è una esigenza umana di raccontare storie - aggiunge Sinisi - e spero che il web serva anche a trasformare il teatro dal punto di vista del linguaggio. Sarà possibile lavorare magari con colleghi che stanno dall’altra parte del mondo, o contaminare i linguaggi. Penso quindi che il periodo storico che stiamo vivendo ci metterà di fronte a esperienze da cui non si potrà più tornare indietro”. “Quello che abbiamo visto in questi giorni non è teatro”, fa rilevare uno dei tanti utenti che ha seguito la diretta del #TPP LIVE. Al tempo stesso, però, il teatro si sta già trasformando. Come insegna Casa Surace, capace di avvicinare target diversi al concetto di ‘spettacolo dal vivo’. “Penso che il web non debba cancellare il teatro, ma ci deve essere una commistione tra questi due mondi - dice Renata Perongini -. Sono forme di comunicazione che si possono aiutare a vicenda”. “Penso possa essere difficile provare via web la stessa emozione che provi ed ho provato, vedendo per esempio l'Amleto di Michele Sinisi”, aggiunge un altro utente web. “Il teatro non ha una identità linguistica identica nello scorrere del tempo - risponde Michele Sinisi - è un qualcosa che si è andato scoprendo nel corso della storia. Ci si deve sempre riferire al contesto storico in cui si vive. Quindi penso che il teatro futuro sarà evidentemente ‘impregnato’ di quello che è successo con questa pandemia”. “Ci siamo ritrovati a vivere una situazione che noi in parte vivevamo già - Renata e Simone - tutto nasce dall’esigenza di raccontare e questo cambierà anche i modi futuri di comunicare col pubblico. A noi è capitato di utilizzare espressioni teatrali nel senso più classico del termine, così come ci è successo che attori di teatro noti veicolassero messaggi più vicini al popolo del web”. E sulla proposta, caldeggiata dal Ministro dei Beni e delle Attivtà Culturali e del Turismo Dario Franceschini, di creare un “Netflix della Cultura”, gli ospiti del Tpp Live sono concordi: “Noi siamo favorevoli a queste sperimentazioni - dicono i fondatori di Casa Surace - ma bisognerebbe organizzarsi bene e non perdere l’autenticità del messaggio che si vuole trasmettere”. “Il teatro è una cosa ben specifica, ma bisogna andare oltre - suggerisce Sinisi - o ci si fossilizza sulle differenze rispetto a prima oppure si continuano a raccontare storie con metodi e strumenti diversi”.

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