Maiellaro torna allo Iacovone: ‘Qui sono diventato calciatore’

Lo ‘zar’: ‘In questo stadio ho capito che potevo fare carriera’

Pietro Maiellaro con Vittorio Galigani (Foto Vittorio Galigani profilo Facebook)
TARANTO
06.01.2022 15:16

Non sarà mai dimenticato, neanche da coloro che non avendolo visto giocare con la maglia del Taranto, ne hanno solo sentito parlare. Pietro Maiellaro, lo Zar, è tornato ancora una volta in riva allo Jonio: in questo caso per un nobile scopo benefico e per conoscere i piccoli allievi della scuola calcio della parrocchia San Giuseppe nella città vecchia. E' arrivato a Taranto in treno per partecipare a una iniziativa solidale senza farsi convincere troppo, perchè ogni pretesto è buono per una visita nella città che per prima lo ha fatto sentire un calciatore importante. Aveva solo 23 anni quando fu ingaggiato dal Taranto, adesso ne ha 59. "Torno sempre con molto piacere, ho un ricordo indelebile della città e dell'ambiente jonico. Qui ho capito che potevo diventare un calciatore importante“.  Pietro, il Taranto di oggi? "L'ho visto nella prima trasferta stagionale dimCampobasso e ho portato anche fortuna. E' una squadra che sta meravigliando disputando un ottimo campionato. L'imprevisto però è sempre dietro l'angolo: è necessario fare punti per mettere al sicuro la salvezza e magari poi sarà anche possibile a qualcosa di diverso". Calcio e Covid "Purtroppo bisogna adattarsi, anche se le gare vengono rinviate quando una squadra mentalmente è già pronta per scendere in campo. Senza dimenticare i continui controlli. Insomma, non è facile, spero si risolva quanto prima". Nonostante i quasi 60 anni, Pietro Maiellaro è ancora in splendida forma!"Qualche partitella la gioco ancora: con gli amici o quando mi chiamano per amarcord con vecchie glorie. In questo periodo, a causa della adesso pandemia, mi alleno sempre da solo!". Parliamo delle tue gesta con la maglia rossoblu: tutti ricordano la gara col Genoa sul neutro di Lecce, ma a pochi torna in mente la sfida dello “Icovone” col Messina, quando una prestazione pazzesca spingesti in Taranto verso la promozione. “Si, fu una partita straordinaria. Quel Messina era davvero forte, ma quel giorno ero imprendibile, forse qualcuno mi aiutò dall'alto: non so dire cosa accadde, non riuscivano a fermarmi, mi venivano giocate pazzesche. Pur non volendo, riuscivo a fare cose straordinarie: come l'assist per Silvio (Paolucci mdr), vincevo contrasto a centrocampo, saltavo avversari come i birilli. Segnai con un pallonetto perfetto, ma non ho mai capito come venne fuori, incredibile!". Il campionato dovrebbe ripartire con Palermo-Taranto: la società ionica del presidente Fasano ti prelevò proprio dai rosanero a campionato iniziato. “Vero! Palermo-Taranto mi mette in imbarazzo, parliamo di due piazze a cui  sono molto affezionato. Ho tanti amici sia in riva allo Jonio che in Sicilia, non posso esprimermi. Dico solo, che vinca il migliore!". (Gianni Sebastio per la rivista Lo Jonio)

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