Bitetti conferma: “Ritiro dimissioni, ma non firmo accordo su ex Ilva”
Il sindaco: “Resto per senso di responsabilità, ma questo non significa avallare scelte calate dall’alto”

“Sono a Roma per rappresentare la città di Taranto. Al ministro dirò che l’accordo di programma, così come strutturato, non ci soddisfa e pertanto io non lo firmerò”. Con queste parole il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, ha annunciato in un video pubblicato su Facebook la sua posizione ufficiale in vista del tavolo sull’ex Ilva, convocato oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy dal ministro Adolfo Urso.
Bitetti ha confermato il ritiro delle dimissioni, rassegnate lunedì scorso dopo una contestazione da parte di alcuni attivisti, dichiarando di essere tornato sui suoi passi per senso di responsabilità e in risposta a un “forte appello delle forze sane della città. Non abbandono la nave, intendo esserne il comandante”, ha dichiarato.
Il sindaco ha poi ringraziato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il presidente della Provincia di Taranto, Gianfranco Palmisano, e il sindaco di Statte, Fabio Spada, per la vicinanza istituzionale dimostrata in queste ore. “La loro posizione è stata chiara: l’accordo non può essere sottoscritto così com’è”.
“Il cambiamento non si predica, si realizza con proposte concrete e sostenibili”, ha proseguito Bitetti annunciando l’intenzione di presentare al ministro un piano per ridurre drasticamente l’inquinamento, in un percorso che porti alla decarbonizzazione dello stabilimento e all’eliminazione dell’area a caldo, obiettivo ribadito come prioritario: “È questo l’impegno che abbiamo preso con i tarantini”.
Bitetti ha chiesto che la riunione venga aggiornata per valutare altre proposte, affermando con forza: “È finito il tempo delle scelte calate dall’alto che umiliano Taranto. Di sacrifici ne abbiamo fatti abbastanza. La salute e l’ambiente non possono essere mortificati sull’altare del profitto nazionale”.
Nel suo intervento, il sindaco ha anche risposto alle polemiche seguite alle sue dimissioni, sottolineando come “non è vero che il sindaco può chiudere il siderurgico” e che “le competenze sono distribuite tra Governo, Regioni e Comuni”.
Infine, ha annunciato di essersi recato in Questura per sporgere denuncia contro ignoti, a seguito della contestazione subita il 28 luglio durante un confronto pubblico: “Ho voluto compiere un gesto eclatante per dire che minacce e offese non devono prevalere. Con la violenza non si costruisce nulla”.Bitetti conclude con una dichiarazione d’impegno: “Sono più convinto e motivato di prima. Resto per onorare il mandato ricevuto dai tarantini”.