È stata la dottoressa Tita Motolese a rappresentare con orgoglio il territorio pugliese attraverso un articolo pubblicato sul Giornale Italiano di Medicina Riabilitativa, organo ufficiale della SIMFER – Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa. Un contributo autorevole e originale che affronta il tema della verticale (handstand) non solo come esercizio fisico, ma come esperienza profonda di fisioterapia integrata, capace di unire corpo, mente ed emozioni.

Nel suo scritto, Tita Motolese sottolinea come la pratica della verticale apporti benefici fisiologici e psicologici, tra cui il rafforzamento muscolare, in particolare delle spalle, e il potenziamento della fiducia in sé.

Attraverso una narrazione coinvolgente, l’autrice accompagna il lettore oltre la dimensione tecnica ponendo interrogativi significativi: “A chi dareste la responsabilità di non farvi cadere?”. Oppure: “Perché per farlo si ha bisogno di fidarsi?”.

L’atto di sollevarsi in verticale diventa così una metafora potente del percorso terapeutico, che richiede slancio, coraggio e fiducia, sia verso l’altro – come l’istruttore o il terapista – sia verso se stessi. Una sfida personale che riflette la dinamica interiore di equilibrio e crescita.

La verticale viene quindi proposta come simbolo del processo riabilitativo: un susseguirsi di prova, destabilizzazione, ricerca dell’equilibrio, dove la consapevolezza del corpo si fonde con quella dell’io.

Il contributo della dottoressa Motolese è stato apprezzato per l’esposizione chiara e accessibile, capace di veicolare il concetto moderno di fisioterapia integrata, che non separa ma armonizza le dimensioni fisica ed emotiva della personal

Un riconoscimento prestigioso per la professionista tarantina, che con sensibilità e competenza ha saputo portare alla ribalta nazionale un messaggio innovativo e attuale. “Complimenti alla nostra Tita per questo traguardo!”, recita il plauso che accompagna la pubblicazione.