Ouattara: ‘Sarebbe un onore tornare a Taranto’

Il giovane attaccante: ‘Se tifosi e società mi vorranno...’

TARANTO
10.03.2020 15:09


In un Taranto che non segna più, 381 minuti per la precisione, uno come Adam Ouattara oggi avrebbe potuto dare una grossa mano. Se non altro per la voglia e l'entusiasmo con cui aveva sposato il progetto. Quando Gigi Panarelli decise di rinunciare alle sue qualità, aveva a disposizione una batteria di attaccanti di tutto rispetto: D'Agostino, Favetta, Genchi e Croce. E con un Taranto ancora in corsa per la promozione, chiunque, al posto di Panarelli, avrebbe preferito andare sul sicuro. Le cose oggi sono cambiate: Favetta e D'Agostino non ci sono più, Genchi ha smesso di segnare, Olcese e Goretta stanno profondamente deludendo. Nessuno poteva prevederlo ed è proprio per questo che aumentano i rimpianti. Quelli che oggi riempiono i pensieri dello stesso Ouattara: "Piacerebbe anche a me capire perché non mi sia stata concessa un'opportunità - confessa a Giornalerossoblu.it l'attaccante oggi in forza all'Acireale -. Inizialmente, Ragno mi ha preservato considerando Taranto una piazza calda per un giovane come me. Mi ha utilizzato in Coppa Italia per 20 minuti col Cerignola (Juniores, va sottolineato, ndr) e grazie al gol mi dette l’opportunità di sedere in panchina. Con Panarelli le cose sono andate diversamente: mi disse che con quei cinque attaccanti non poteva garantirmi continuità. A quel punto ho dovuto fare una scelta".

DOVEVANO CREDERCI "La società avrebbe voluto cedermi in prestito per poi farmi rientrare a Taranto. Non discuto la serietà dei dirigenti rossoblu, ma avrebbero potuto farmi crescere in rossoblu. Non pretendevo di essere titolare, prima veniva la squadra".

TARANTO DELUDENTE "Ho lasciato i compagni con tanta amarezza e mi dispiace che il campionato sia andato così, soprattutto per città e tifosi. Se in estate mi avessero detto che il Taranto non avrebbe vinto il campionato, non ci avrei mai creduto. Purtroppo è stata una stagione storta".

TORNEREI "Certo che tornerei: se società e tifosi mi vorranno, sarebbe un grande onore".

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