Dispersi in mare a Taranto: in arrivo da Roma forze speciali e mezzi acustici

Continuano giorno e notte le operazioni di ricerca nel Golfo di Taranto per rintracciare tre dei quattro uomini dispersi in mare dalla giornata di domenica 29 giugno. L’unico corpo finora recuperato è quello di Claudio Donnaloia, rinvenuto lunedì da un pattugliatore della Guardia di Finanza. Restano da ritrovare Pasquale Donnaloia, fratello di Claudio, Domenico Lanzolla e Antonio Dell’Amura.
L’area interessata dalle operazioni è pattugliata dalla nave Peluso della Guardia Costiera, giunta da Messina per rinforzare il dispositivo coordinato dalla Direzione Marittima di Bari. Impegnati nelle ricerche anche la Capitaneria di Porto, la Marina Militare, l’Aeronautica, i sommozzatori dei Vigili del Fuoco e mezzi aerei come l’ATR della Guardia Costiera.
A partire da giovedì 3 luglio si aggiunge al dispositivo anche una componente specialistica dei Vigili del Fuoco, proveniente da Roma, incaricata di eseguire una scansione acustica dei fondali. Le immagini sonar, frutto di una tecnologia avanzata, permetteranno di ottenere una mappa dettagliata dei fondali marini e di individuare eventuali presenze anomale o relitti sommersi.
L’operazione è delicata e complessa, ma tutti gli enti coinvolti sono al lavoro con l’obiettivo di restituire ai familiari i loro cari, “comunque sia andata”, come si sottolinea da fonti vicine alla direzione delle ricerche. In queste ore il dispositivo prosegue incessantemente, nella speranza che il mare restituisca risposte a una comunità colpita dal dolore e in attesa di verità.