Taranto: Maersk movimenterà 800 container al San Cataldo Container Terminal Yilport

CRONACA
16.07.2021 01:51

Il primo agosto la Maersk, il più grande armatore a livello mondiale, approderà, per due call ad hoc, al San Cataldo Container Terminal (SCCT) operato da Yilport, con la nave Maersk Launceston del servizio Ecumed (Northbound) che arriva dal sudamerica e, in Europa, tocca Algeciras (Spagna), prima di arrivare a Taranto. Il primo sgosto la Maersk Launceston sbarcherà 400 container che verranno successivamente caricati il 3 agosto su un vessel dedicato in via di definizione. Un’operazione di trasbordo concordata in tempi brevissimi e che evidenzia la capacità di SCCT/Yilport nel rispondere velocemente alle necessità di un armatore prestigioso ed esigente quale Maersk Line ad un anno esatto dalla riattivazione del Terminal. Per attrarre player di tale rilievo è fondamentale la preparazione del team e della struttura che è in corso ormai da un anno: la messa in operatività di 4 gru di banchina e 7 di piazzale, il ripristino di 540 prese per container frigo in risposta anche alle sollecitazioni delle aziende del territorio, la formazione continua del personale, i lavori per il ripristino del servizio ferroviario, la collaborazione con Autorità locali e il dialogo fattivo con i Sindacati per offrire alle Linee un servizio di qualità a 360 gradi. Un anno fa, il 12 luglio del 2020 ripartiva il traffico container nel porto di Taranto con servizi di Linea della francese CMA-CGM. Una ripartenza voluta come segnale positivo in un periodo fortemente segnato e impattato dalla pandemia. Il bilancio di quanto fatto in questo anno malgrado la situazione contingente giustifica un clima di fiducia: due linee di collegamento nel Mediterraneo tra i bacini settentrionali, orientali e centrali del mare che unisce tre continenti. L’operatività del sistema OOG-Out Of Gauge e cioè spedizioni su speciali containerdi materiale e macchinari fuori sagoma o di eccezionali dimensioni; L’acquisizione dei servizi di movimentazione, di logistica e di supporto alla realizzazione del parco eolico che verrà installato proprio al largo della costa Tarantina; La connettività con il tessuto imprenditoriale di un bacino economico che supera i confini regionali pugliesi e guarda con estremo interesse alle aree del Materano, del resto della Basilicata e della Calabria ionica; L’adeguamento e la riqualificazione delle gru di banchina e di piazzale, dei mezzi operativi, oltre che degli edifici e degli altri impianti tecnologici presenti sul Molo Polisettoriale; L’indotto generato per le aziende Tarantine, coinvolte in tutti gli ambiti di questa enorme riqualificazione e operatività. Un anno complesso che SCCT ha gestito preparandosi a nuove sfide anche e soprattutto grazie ad un team coeso e determinato nel rilancio del Terminal. (CS)

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