Ex Ilva, Mario Turco: “Decreto condanna Taranto all’inquinamento”

“L’ennesimo decreto “Salva Ilva”, il nono, è un provvedimento “vuoto”, che condanna ancora una volta Taranto all’inquinamento e al ricatto occupazionale. È la fotografia di un fallimento annunciato, portato avanti con irresponsabilità politica e tecnica. E con una narrazione ingannevole. Da mesi il Ministro Urso ci propone una narrazione irreale: “la siderurgia è salva”, “Taranto è sulla via della decarbonizzazione”, “l’AIA è la chiave per il rilancio dell’industria green”. La realtà è ben diversa: l’acciaieria è in coma, perde 100 milioni al mese, ha 4 mila lavoratori in Cigs e la città è esasperata da decenni di politiche scellerate”. Così intervenendo in dichiarazione di voto sul dl Ilva il vicepresidente M5s Mario Turco, coordinatore comitato Economia, imprese, lavoro.
“Dal 2023 a oggi sono stati spesi oltre 1,7 miliardi di euro pubblici per sostenere un impianto a carbone senza futuro. Prima la ricapitalizzazione con 680 milioni per Acciaierie d’Italia a sostegno di ArcelorMittal, poi il commissariamento straordinario con altri 600 milioni, infine una procedura di vendita naufragata, senza un acquirente e senza spiegazioni. Tutto messo sotto al tappeto. Oggi si annuncia una nuova gara, senza un oggetto, senza garanzie, senza un piano di riconversione industriale sostenibile. Un gioco d’azzardo, al buio, sulla pelle dei cittadini di Taranto”, aggiunge Turco.
Ora il Governo stanzia altri 200 milioni di euro, che non sappiamo a cosa serviranno, se non ad andare avanti qualche mese. La nuova Autorizzazione Integrata Ambientale è una licenza ad inquinare. È tecnicamente inaccettabile e moralmente indegna: infatti prevede la riaccensione di 4 altiforni, la trasformazione dell’AFO 2 in inceneritore di plastiche, e l’aumento della produzione a carbone a 6 milioni di tonnellate annue. Sono oltre 470 le prescrizioni tecniche dell’AIA, segno di un ciclo produttivo obsoleto, pericoloso e dannoso per la salute dei cittadini e dei lavoratori. Il costo di queste prescrizioni? Oltre 1 miliardo di euro di investimenti. Ma chi li metterà? E’ bene ricordare che l’AIA è stata approvata contro il parere di ISS, di ARPA Puglia e dell’Ordine dei Medici”, sottolinea il vicepresidente del M5S.
”Anche l’accordo interministeriale è una farsa. È solo una mossa politica per aggirare le sentenze di condanna della CEDU, della Corte di Giustizia Europe e distrarre dalla realtà. Un escamotage politico per nascondere l’inazione del Governo. Nel famoso “accordo” non c’è alcuna traccia di idrogeno o rinnovabili, si parla solo di gas-fossile, dissalatori e rigassificatori. E’ stato cancellato perfino il bando sull’idrogeno verde finanziato con 1 miliardo dal PNRR dal Conte II”.
“Il Movimento 5 Stelle continua a proporre la chiusura dell’area a caldo e delle fonti inquinanti, una riconversione industriale, economica, sociale e culturale dell’intero territorio, un piano per il reimpiego e tutele dei lavoratori, un monitoraggio ambientale e sanitario continuo e un’introduzione della Valutazione Integrata d’Impatto Ambientale e Sanitario. Rinunciate al Piano di riarmo e destinate i 10 miliardi a risolvere la questione Taranto. Il governo sta portando avanti un disegno criminale. Noi non ci rassegniamo e continueremo a lottare per garantire un futuro diverso ad una città che ha già sacrificato la sua identità”, conclude Turco.
Di seguito, l’intervento integrale.
[embedyt] https://www.youtube.com/watch?v=4ssVbuKjf6Q[/embedyt]