Ex Ilva, Cataldino al Governo: “Trattate Taranto da pari o non trattate”

Gianni Cataldino, assessore al Comune di Taranto per l’attuazione del programma, ha diffuso una dichiarazione in cui ha spiegato la posizione dell’amministrazione sulle recenti polemiche riguardanti l’Accordo interistituzionale di programma.
Cataldino ha ricordato come, nelle ultime settimane, il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, abbia mantenuto un profilo istituzionale evitando repliche agli attacchi provenienti da stampa e parlamentari, per privilegiare il bene della città rispetto a logiche di schieramento politico. Ha espresso rammarico per il mancato raggiungimento di una convergenza emersa durante una recente riunione dei capigruppo consiliari, sottolineando però l’intenzione di continuare a cercare unità d’azione.
Secondo l’assessore, il Comune ha rispettato gli impegni presi con il Governo, chiedendo un confronto basato su dati concreti e non su imposizioni. Convocare un Consiglio comunale su un testo privo di certezze tecniche, ha affermato, significherebbe offrire “un’illusione di democrazia”.
Cataldino ha ribadito tre posizioni già espresse: no alla nave rigassificatrice, no allo spegnimento degli altoforni nel 2039 e no a un’AIA a carbone per altri dodici anni. Decisioni, ha precisato, adottate per tutelare la sicurezza, la salute e il futuro sostenibile della città.
Il rifiuto dell’Accordo, ha aggiunto, non è una chiusura al dialogo, ma la condizione per discutere su scenari industriali concreti, con dati sanitari e ambientali verificabili, garanzie occupazionali e fondi certi per bonifiche e riconversione.
L’assessore ha infine invitato a superare gli schemi del passato e a cercare un’azione comune, inviando un messaggio diretto all’esecutivo nazionale: “Trattate Taranto da pari, o non trattate affatto”.