Piero Bitetti, presidente del consiglio comunale di Taranto
Piero Bitetti, presidente del consiglio comunale di Taranto

TARANTO – La determinazione dirigenziale n. 2238/RG del 1° aprile 2025, con cui si avvia la procedura per l’esternalizzazione del servizio comunale degli asili nido, solleva un’ondata di critiche. A intervenire pubblicamente è Luciano Bitetti, che chiede l’immediato blocco dell’iter, denunciando gravi lacune procedurali, normative e politiche.

“Una scelta mai discussa”

Secondo Bitetti, la decisione non trova alcuna legittimazione né nel programma della precedente Amministrazione né nelle linee di mandato approvate dal Consiglio comunale, e non è mai stata oggetto di un confronto con cittadini o rappresentanze democraticamente elette. “Si tratta di una scelta strategica mai condivisa – afferma – e per questo politicamente discutibile, soprattutto alla vigilia delle elezioni”.

“Iter carente sotto ogni profilo”

Ma la denuncia va oltre la questione politica. Bitetti segnala infatti la mancanza di passaggi obbligatori previsti dal D.lgs. 201/2022 per i servizi pubblici locali di rilevanza economica: nessuna analisi comparativa dei modelli gestionali, nessuna valutazione degli impatti su costi, qualità, investimenti o standard di servizio. “Tutto ciò rende il procedimento formalmente carente e sostanzialmente infondato”, aggiunge.

Incompatibilità con regolamento e bilancio

Un’ulteriore incongruenza riguarda il Regolamento comunale vigente, che prevede la gestione diretta degli asili nido, mentre i documenti di bilancio 2025 li continuano a trattare come servizi a domanda individuale. Inoltre, non risultano accordi sindacali né procedure per la riallocazione del personale educativo in servizio.

Appello al confronto

Per tutte queste ragioni, Bitetti chiede la sospensione immediata del procedimento e l’apertura di un confronto pubblico e tecnico sul futuro del sistema educativo prescolastico in città. “È giusto che sia la prossima Amministrazione, democraticamente eletta, a valutare con trasparenza e legittimità una riforma di tale portata”.