Ex Ilva, Turco: “Urso pietoso, attacca giudici per coprire suo fallimento”
Il vicepresidente del M5 S: “Basta con la farsa degli azeri, si torni a progetto a idrogeno”

“Sconcerta vedere il ministro Urso attaccare ancora con forza i magistrati sull’ex Ilva”, ha dichiarato il vicepresidente del Movimento Cinque Stelle Mario Turco, intervenendo in merito alle dichiarazioni del ministro delle Imprese Adolfo Urso sul sequestro dell’Altoforno 1 dello stabilimento di Taranto.
Turco ha parlato di “un’offensiva pietosa” e ha criticato le posizioni di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, accusandoli di aver sostenuto fino a poco tempo fa che la fabbrica fosse già riconvertita e non fosse fonte di inquinamento. Il parlamentare M5s ha definito “imbarazzante” l’informativa resa dal ministro al Senato, giudicandola come un tentativo di distogliere l’attenzione pubblica dalle difficoltà nella gestione dello stabilimento siderurgico.
“Il governo Meloni ha speso 1,5 miliardi per riproporre un ciclo integrale a carbone che si è dimostrato improduttivo e dannoso”, ha sottolineato Turco che ha chiesto un cambio di rotta netto, invitando l’esecutivo a fermare il riesame dell’AIA, interrompere la trattativa con Bakusteel e procedere alla nazionalizzazione del polo produttivo.
Secondo l’esponente del Movimento Cinque Stelle, lo Stato dovrebbe assumersi direttamente la responsabilità della chiusura degli altiforni, ormai “giunti a fine vita”, e riprendere il piano per la costruzione di due forni elettrici alimentati a idrogeno, già previsti e finanziati nel PNRR durante il governo Conte II, con un miliardo poi cancellato dall’attuale esecutivo.
“La ricetta Meloni-Urso è un suicidio politico e industriale”, ha concluso Turco, sottolineando come la cittadinanza tarantina “sia ormai consapevole della situazione, nonostante i tentativi di Fratelli d’Italia di confondere le acque accusando la magistratura”.