Cosimo Granieri, l’operaio 54enne morto mercoledì 30 luglio dopo essere precipitato nel vuoto da una altezza di cinque metri mentre era a lavoro in un cantiere di Modugno (Bari), non era un dipendente della Primos.

Lo precisa Emanuele De Gennaro, amministratore unico della ditta, il quale chiarisce, contrariamente a quando pubblicato, che anche le due persone indagate nell'abito del fascicolo aperto dalla procura di Bari sulla vicenda, non sono dipendenti della Primos.

"La nostra ditta ha un contratto di appalto diretto con Mapei e i nostri dipendenti stavano lavorando in un'altra area del cantiere rispetto a quella dove è avvenuto l'incidente", chiarisce De Gennaro.

L'ipotesi di reato è omicidio colposo aggravato. La magistratura ha disposto anche l'autopsia che sarà eseguita lunedì prossimo dal professor Biagio Solarino, dell'istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari