Taranto, AVS propone una legge speciale per i lavoratori ex Ilva
Incontro partecipato e ricco di spunti quello che si è tenuto questa mattina presso il Centro Polivalente “Giovanni Paolo II” nel quartiere Tamburi di Taranto. L’iniziativa, promossa da Rosa D’Amato e Gregorio Mariggiò di AVS (Alleanza Verdi e Sinistra), ha visto la partecipazione di sindacati, lavoratori e cittadini, uniti dall’obiettivo di elaborare proposte concrete per il futuro occupazionale e ambientale del territorio, con particolare riferimento ai lavoratori ex Ilva.
Ad aprire i lavori è stato Gregorio Mariggiò, che ha ringraziato i presenti e sottolineato l’importanza del dialogo: “Oggi mettiamo a confronto punti di vista che come ecologisti portiamo avanti da anni, per un vero ‘Piano Taranto’. Il nostro intento è costruire una comunicazione positiva che guardi al futuro dei lavoratori, nel rispetto dell’ambiente e della salute. Serve un impegno condiviso per rimettere al centro le esigenze di un territorio ormai al collasso”.
Al centro del dibattito la proposta di AVS per una legge speciale dedicata a Taranto, come spiegato da Rosa D’Amato: “Questa legge deve prevedere tutele per i lavori usuranti, norme sull’amianto, prepensionamenti, incentivi all’esodo e una clausola di salvaguardia per i nuovi insediamenti produttivi. È l’unico modo per accompagnare i lavoratori in una transizione giusta, che unisca riconversione economica, tutela della salute e garanzie occupazionali”.
La discussione si è concentrata anche sugli strumenti europei come il Just Transition Fund (JTF) e il Fondo Europeo di Adeguamento alla Globalizzazione (FEG), considerati risorse fondamentali per favorire la ricollocazione dei lavoratori e la formazione di nuove competenze in un contesto di decarbonizzazione che, senza politiche attive, rischia di produrre ulteriore disoccupazione.
I rappresentanti sindacali hanno espresso forte preoccupazione per la situazione attuale, sottolineando la distanza tra le condizioni di lavoro nell’ex Ilva e i principi costituzionali di tutela della salute e della dignità umana.
“Come AVS – è stato ribadito in chiusura – chiediamo tavoli permanenti di confronto produttivo tra istituzioni, sindacati e cittadini, perché Taranto non può più aspettare: serve un futuro che garantisca lavoro, salute e giustizia sociale”.