Galante (M5S): “Serve chiarezza sul contratto degli infermieri”
Il capogruppo pentastellato in Consiglio regionale solleva interrogativi su contratto e modello organizzativo

Si è tenuta oggi in Commissione Sanità della Regione Puglia un’audizione richiesta dal coordinamento degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (OPI) pugliesi, sollecitata da Marco Galante, capogruppo del Movimento 5 Stelle, in merito al recente accordo integrativo regionale siglato con i Medici di Medicina Generale. Il focus dell’incontro è stato il coinvolgimento degli infermieri nel nuovo modello organizzativo.
“Gli OPI avevano chiesto un confronto urgente con il presidente Michele Emiliano, l’assessore alla Sanità Rocco Palese e il presidente della Commissione Mauro Vizzino, dopo aver appreso dagli organi di stampa dell’inserimento degli infermieri nelle cure domiciliari previste dall’accordo con la FIMMG”, ha dichiarato Galante. “Era necessario chiarire le modalità di inserimento e i criteri per l’assunzione”.
Durante l’audizione, il dirigente del Dipartimento Salute, Vito Nicastro, ha spiegato che le figure infermieristiche previste nell’Accordo Integrativo Regionale (AIR) non sono alternative a quelle già introdotte dal DM 77 o dal regolamento regionale del 2023, ma costituiranno un’integrazione ai servizi. I percorsi previsti, quindi, saranno paralleli e non sostitutivi dell’infermiere di famiglia e dell’assistenza domiciliare integrata.
Nel frattempo, ha riferito Nicastro, si stanno concludendo i corsi di formazione organizzati dagli OPI, già completati – ad esempio – nella ASL di Foggia. A seguire, partiranno i progetti pilota in tutte le aziende sanitarie, secondo il modello nazionale e regionale delle cure infermieristiche a domicilio.
Resta però aperta una questione fondamentale, sottolinea Galante: “Va chiarito quale sarà il rapporto contrattuale tra medico e infermiere previsto nell’accordo: contratto da dipendente, collaborazione, o libero professionista?”. In merito, gli OPI faranno pervenire le proprie osservazioni alla Commissione, che a sua volta le trasmetterà al Dipartimento per approfondimenti.
Il consigliere M5S ha inoltre richiesto un report aggiornato sul numero di COT (Centrali Operative Territoriali) attualmente operative in Puglia, e sulle attività effettivamente svolte dagli infermieri in servizio. “Il modello del DM 77 prevede un infermiere ogni 3.000 abitanti nei presidi territoriali: dobbiamo capire se siamo davvero sulla buona strada nel potenziamento della sanità di prossimità”, ha concluso Galante.
L’audizione si è chiusa con l’impegno da parte dell’amministrazione regionale a fornire dati e aggiornamenti a tutti i commissari, per monitorare l’effettiva attuazione dell’assistenza territoriale in Puglia.