Roma: Vertice vertenza Arcelormittal, fumata nera al ministero

I sindacati hanno definito irricevibile il piano presentato dall’azienda, con particolare riferimento ai 4700 esuberi

CRONACA
04.12.2019 18:41


Si è concluso con una “fumata nera” il vertice sulla vertenza Arcelormittal, tenutosi a Roma nel pomeriggio di mercoledì 4 dicembre. I sindacati hanno definito irricevibile il piano presentato dall’azienda, con particolare riferimento agli esuberi (arriveranno a 4.700). Sarebbe già stato programmato uno sciopero di 24 ore per il 10 dicembre, già a partire da domani è stata programmata una serie di assemblee in fabbrica. Antonio Talò della Uilm ha detto: “auspichiamo un deciso intervento del Governo, cosa che non abbiamo notato nel corso del vertice odierno, per noi questo piano è irricevibile”.

ArcelorMittal perde nel 2019 un milione di euro al giorno e prevede così 2.900 esuberi nel 2020, che arriveranno a 4.700 nel 2023. Secondo il piano industriale 2020-2024 presentato dall’azienda al tavolo al Mise, la produzione passa da 4,5 milioni di tonnellate nel 2019 a 6 milioni di tonnellate nel 2021. “Noi vogliamo far diventare l’ex Ilva uno stabilimento all’avanguardia nella produzione siderurgica europea. Su questo lo Stato, il governo è disponibile a investire, ad essere presente, a partecipare, ad accompagnare l’azienda in questo percorso di transizione”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, al termine del tavolo su ArcelorMittal al Mise. “Su queste basi – ha aggiunto – siamo disponibili, sembrava ci fosse una disponibilità dell’azienda che oggi non ho trovato nel Piano illustrato”.(AGI)

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