Taranto: Mozione per abbattere il ‘muraglione’ di via Cugini

‘E da anni un limite per il quartiere Borgo, è arrivato il momento di ripensarlo’, lo sostengono i consiglieri comunali Battista, De Gennaro, Fornaro, Corvace e Cannone

CRONACA
Iv.
17.01.2020 12:50

È stata depositata questa mozione inerente il futuro dell'intero centro città. Il "muraglione" è da anni un limite per il quartiere Borgo, è arrivato il momento di ripensarlo e rendere fruibili ai tarantini gli enormi spazi che cinge Il muraglione arsenale di Taranto. A seguito del trasferimento della base navale della Marina Militare in Mar Grande, e in riferimento ai contestuali accordi istituzionali intercorsi, nonché a quanto previsto dal Tavolo Istituzionale per Taranto, si profila un recupero di ampie aree prospicienti il Mar Piccolo, a partire dai 750 metri della banchina torpediniere. La volontà condivisa di pianificare azioni che nel breve e medio periodo consentano di favorire nuove occasioni di sviluppo nel settore turistico, incontra la necessità di recuperare e valorizzare altre aree resesi disponibili, di particolare valore, storico, paesaggistico, archeologico, culturale. Ritenuto che il muro di cinta che costeggia i 90 ettari circa occupati in parte dall’Arsenale militare, in gran parte oggi dismessi per via del citato trasferimento in Mar Grande della base navale, conosciuto come “il muraglione”, che si estende per circa 4 km per un’altezza di circa 7 metri, a cui si aggiunge un’altra estensione nell’area della nuova base navale di Chiapparo, taglia in due la città e impedisce la fruibilità di un ampia area prospiciente il Mar Piccolo. Il muro, la cui costruzione è terminata nel 1889, aveva ragione di esistere ai fini militari di protezione di un'area destinata inizialmente alla costruzione di naviglio da guerra. Motivazioni evidentemente non più attuali. Allo stato rappresenta un'inutile e dannosa barriera tra la città e le bellezze naturalistiche adiacenti il Mar Piccolo. Peraltro, a fronte di chi ne declina il valore storico, il muraglione appare scarsamente manutenuto e in alcuni tratti in stato di totale decadimento. La riapertura dei varchi orginariamente aperti, il recupero di tutte le aree oggi inutilizzate, la realizzazione di piste ciclabili e passeggiate lungo il Mar Piccolo, l’attivazione di percorsi archeologici (in coordinamento con il MarTa), il recupero di locali da adibire ad attività culturali, favorirebbe in maniera sostanziale uno sviluppo nuovo, soprattutto in vista di eventi di grande rilevanza turistica come i Giochi del Mediterraneo. Tutto ciò premesso, rilevato e considerato, i sottoscritti consiglieri Battista, De Gennaro, Fornaro, Corvace e Cannone impegnano Sindaco e Giunta a porre in essere tutte le azioni utili ad avviare ogni necessaria procedura finalizzata a recuperare, alla fruibilità della Collettività, le aree attualmente non utilizzate dalla Marina Militare e a pianificare, anche ricorrendo ai finanziamenti da tempo deliberati a favore della città, e nel caso, a ricercare fonti integrative, progetti di valorizzazione di quelle aree, in un’ottica di sviluppo di attività turistiche e sociali.

I Consiglieri Comunali Battista, De Gennaro, Fornaro, Corvace e Cannone.

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