Gianfranco Chiarelli
Gianfranco Chiarelli

L’Unione di Centro lancia l’allarme sul nodo delle opere incompiute in Puglia, definito dal commissario regionale Gianfranco Chiarelli una vera emergenza per lo sviluppo del territorio.

Secondo un recente studio del Centro Studi Enti Locali, la Puglia condivide con la Sicilia il primato nazionale: 35 opere non completate per un valore complessivo di oltre 200 milioni di euro. Una cifra che, per Chiarelli, pesa come un macigno sul futuro delle comunità e sulla capacità di attrarre investimenti.

“La nostra regione è in controtendenza rispetto all’andamento nazionale - ha spiegato -: mentre in Italia le incompiute si sono ridotte del 7,5% nel 2024, in Puglia la criticità è aumentata superando di 4 punti percentuali il dato del 2023”.

Il divario con il Nord resta evidente: “Nel Mezzogiorno si concentra quasi il 70% dei cantieri fermi, 157 su base nazionale”. Le cause, secondo l’esponente UDC, sono note: mancanza di fondi, crisi delle imprese appaltatrici, difficoltà tecniche, norme sopravvenute e disinteresse delle stazioni appaltanti.

Chiarelli cita il caso emblematico dell’alloggio per immigrati a San Nicandro Garganico, incompiuto per oltre 600mila euro, come simbolo di uno spreco “illogico” di risorse pubbliche.

Ma dall’UDC arriva anche la proposta: “Occorre una strategia più efficiente nella progettazione e gestione delle risorse. La Pubblica Amministrazione deve adottare tecnologie innovative per monitorare i lavori e garantire che le opere vengano completate”.

Il monito finale è netto: “Se non si inverte la rotta, il divario tra Sud e resto del Paese si allargherà. È tempo di consegnare più opere finite alle comunità e meno cantieri condannati all’oblio”.