Marzia Varvaglione nella top 15 giovani del food&wine di Vanity Fair

La 33enne ha saputo valorizzare il brand dell’azienda vinicola tarantina nel mondo

Cultura, musica e spettacolo
09.06.2022 11:11

Nell’Olimpo dei giovani del mondo di una ristorazione italiana sempre più rivoluzionaria, secondo la prestigiosa rivista di lifestyle Vanity Fair, c’è anche Marzia Varvaglione, ambasciatrice dell’azienda vitivinicola tarantina ormai diventata un brand apprezzato e noto nel panorama enoico mondiale.

Una top 15 che vede la 33enne ionica, Responsabile Marketing e Mercati Esteri di Varvaglione1921, in buona compagnia tra cuochi, vincitori di Masterchef, pasticceri, enologi, e altri under che, tramite coraggio e passione, si sono fatti strada in un comparto in forte crescita.

Tra le motivazioni che hanno spinto Vanity Fair a inserire il suo nome nel novero dei magnificent fifteen c’è la realizzazione della “prima etichetta di realtà aumentata”, definita dall’autorevole magazine “un metaverso a forma di bottiglia, un'esplosione floreale dei vigneti di Primitivo, Negroamaro e Aglianico”. Il riferimento naturalmente è al vino Masseria Pizzariello, etichetta celebrativa per i 100 anni di storia di Varvaglione1921, la prima in Italia a combinare immagini e altre percezioni sensoriali, un mondo virtuale che abbraccia il reale grazie al lavoro dell’illustratrice Lucia Emanuela Curzi e del digital storyteller Frankie Caradonna.

Si tratta di un ulteriore riconoscimento per la secolare impresa vitivinicola tarantina, guidata da Cosimo e Maria Teresa Varvaglione, che è riuscita ad armonizzare nel tempo il suo bagaglio di know-how e tradizione con le più avanzate tecnologie di vinificazione, mantenendo un occhio vigile sui mercati nazionali e internazionali.

“Sicuramente fa piacere essere notati – ha dichiarato Marzia Varvaglione, è una giusta gratificazione per gli sforzi fatti insieme a tutta la famiglia per portare sempre più sulle tavole mondiali i sapori e gli odori di Taranto e della Puglia. Essere nella top 15 giovani del food&wine di Vanity Fair certamente è motivo d’orgoglio, ma è anche un indicatore della bontà del lavoro che portiamo avanti ogni giorno per la nostra azienda”.

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