Piero Bitetti (foto Francesco Manfuso)
Piero Bitetti (foto Francesco Manfuso)

L’annuncio del Governo durante l’incontro con i sindacati non ha colto di sorpresa Piero Bitetti, sindaco di Taranto, che sottolinea come la decarbonizzazione, considerata da tutte le istituzioni l’unica direzione possibile, comporti inevitabilmente una diminuzione del fabbisogno occupazionale. “Un esito previsto – osserva il primo cittadino, che denuncia l’assenza di misure concrete per accompagnare una trasformazione definita “epocale per la città”.

Secondo Bitetti, mancano ancora indicazioni sui percorsi di riqualificazione professionale, sulle strategie per favorire la riconversione dei lavoratori e sugli strumenti di sostegno al reddito. “A questo – evidenzia il sindaco – si aggiunge l’assenza di comunicazioni ufficiali riguardo l’interesse di un nuovo operatore industriale disposto a investire in un progetto capace di sostenere la transizione verso tecnologie a basse emissioni nello stabilimento siderurgico”.

“Il ricorso crescente alla cassa integrazione rischia di aggravare una situazione economica già compromessa, con ricadute immediate sulle famiglie e, di conseguenza, su commercio e consumi. “I numeri della cassa integrazione raccontano anche questo”, sottolinea Bitetti ribadendo le proprie preoccupazioni per l’equilibrio sociale della città e auspicando che il tema entri con decisione nell’agenda dell’Esecutivo.

Il sindaco richiama inoltre la necessità di una visione chiara sugli investimenti. “Se da una parte è stato annunciato un picco della cassa integrazione previsto per gennaio, dall’altra il tessuto economico e imprenditoriale locale necessita di interventi significativi”, sottolinea Bitetti ricordando che “Taranto ha già presentato proposte dettagliate riguardanti il potenziamento del Porto, lo sviluppo della cantieristica, la rigenerazione delle aree dismesse, il sostegno alle start-up innovative, il ruolo dell’Università e l’importanza dei collegamenti infrastrutturali e della filiera turistica e culturale”.

“Il punto centrale riguarda il futuro industriale della città: conclusa l’epoca delle produzioni siderurgiche basate su tecnologie ad alto impatto ambientale, resta da capire in che modo il Governo intenda sostenere Taranto in questa fase cruciale – osserva Bitetti -. La politica industriale del Paese è competenza del Governo, ora attendiamo un riscontro formale sulle proposte avanzate dall’amministrazione comunale”.

In conclusione, il sindaco ribadisce che “Taranto non può affrontare da sola un passaggio così delicato, chiedendo una strategia condivisa e orientata all’attuazione concreta delle misure necessarie”.