Taranto-Catania 0-0: Sono passati 20 anni, ma la ferita è ancora aperta

9 giugno 2002, quando il ritorno in B non era solo un sogno

84’: in piena area di rigore De Martis trascina a terra Riganò, a due passi dal portiere Iezzo. Per Mazzoleni di Bergamo è tutto regolare.
TARANTO
09.06.2022 14:28

(Di Mimmo Galeone) Sono passati esattamente 20 anni da quel 9 giugno del 2002. Quella domenica in riva allo Jonio si giocava la finale di ritorno dei playoff di Serie C/1 tra Taranto e Catania.

La contesa terminò a reti inviolate e grazie alla vittoria nella partita di andata al "Cibali" (match contestatissimo, con una rete annullata al tarantino Marziano) gli etnei festeggiarono il ritorno in cadetteria.

La sfida dello “Iacovone “ lasciò strascichi pesantissimi: sospetti, contestazioni, veleni, un arbitraggio sotto accusa per un probabile rigore non concesso nel finale su Riganò. Nell'animo della tifoseria rossoblu nulla fu più come prima. Esiste da venti anni una sorta di spartiacque: un prima e un dopo quel Taranto-Catania.

9 giugno 2002, Stadio “Erasmo Iacovone”

TARANTO - CATANIA 0-0

Taranto: Di Bitonto, Galeoto, Pisano, Marziano, Siroti, Bennardo, Cazzarò (24' Andrisani), Giugliano (46' Parente), Riganò, Triuzzi, Cariello (83' Deliguori). A disposizione: Signorile, Cioffi, Pizzolla, Andrisani, Parente, Deliguori, Staffolani. All. Simonelli.

Catania: Iezzo, De Martis, Zeoli, Pane, Bussi, Baronchelli, E. Baggio (87’ Breda), Cordone, Cicconi, Bonomi, Fini. A disposizione: Fiorentini, Minieri, Lolli, Amoruso, Lasme, Breda, Kanyengele. All. Graziani.

Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.

Spettatori: 22.000 circa, per un incasso di 230.000 euro. Angoli: 5 a 2 per il Taranto.

Ammoniti: Cicconi (C), Giugliano (T), Galeoto (T), Riganò (T), Bussi (C), Pane (C).

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