Confcommercio Taranto dopo aumento Tari: “Dialogo urgente con Bitetti”
Giangrande: “Rincaro del 7% insostenibile per molte attività, avviare confronto immediato con il neo sindaco”

All’indomani delle elezioni comunali e della proclamazione del nuovo sindaco Piero Bitetti, Taranto torna a fare i conti con una notizia destinata a incidere sulla quotidianità di famiglie e imprese: nel 2025 la tassa sui rifiuti (Tari) aumenterà in media tra il 6% e il 7% rispetto all’anno precedente. A confermare l’incremento è stata la stessa commissaria straordinaria del Comune, Giuliana Perrotta.
L’aumento, proposto dalla Direzione Tributi, si rende necessario per compensare le maggiori spese nella gestione del ciclo dei rifiuti e il calo di entrate registrato nell’ultimo anno. Nel 2024, l’Amministrazione era riuscita a evitare rincari, anzi favorendo alcune categorie (tra cui bar, ristoranti e hotel) con riduzioni grazie a un recupero dell’evasione fiscale che aveva generato circa 5 milioni di euro. Venuto meno quell’extra gettito, il rincaro delle cartelle è stato ritenuto inevitabile.
“Per molte attività commerciali, soprattutto quelle con elevata produzione di rifiuti, l’aumento della Tari rischia di diventare insostenibile”, afferma Leonardo Giangrande, presidente provinciale di Confcommercio Taranto. Da qui l’invito a istituire quanto prima un tavolo di confronto con la nuova amministrazione comunale, appena vi saranno le condizioni tecniche e operative.
Giangrande ha espresso fiducia nella disponibilità del sindaco Bitetti ad avviare un dialogo costruttivo. “Confcommercio è pronta a ragionare su proposte concrete, in uno spirito di collaborazione e nell’interesse della comunità tarantina. Siamo certi che Bitetti sia la persona giusta per guidare questo nuovo corso”, ha concluso.