Giovanni Galeone, i suoi incroci con il Taranto tra campo e panchina

Giovanni Galeone, scomparso all' età di 84 anni, ha affrontato il Taranto in carriera sia da calciatore sia da allenatore.
Nello specifico, ha incontrato la compagine jonica sul campo in una sola occasione, quando indossava la casacca dell' Avellino. In quella circostanza, 19 marzo 1961, campionato di serie C, al vecchio stadio “Mazzola” i rossoblu si imposero con il punteggio di 2 a 0, grazie alle reti di Del Gaudio e Cerqueni.
Mister Galeone, alla guida del Pescara, ha poi incrociato il Taranto in varie circostanze, sempre in serie B, a partire dalla stagione 1986/87. In quel torneo, nel match di andata i pescaresi (poi promossi in serie A) si imposero con un secco 3 a 0. Nel girone di ritorno, invece, importantissima vittoria rossoblu, con una rete nei minuti finali di Silvio Paolucci.
Nel torneo datato 1990/91 le due squadre si incontrarono solamente nel ritorno, avendo il Pescara iniziato in panchina con Carletto Mazzone. Dopo l' esonero di quest' ultimo, Galeone, nel frattempo richiamato a furor di popolo, incassò dal Taranto (27 gennaio 1991) una pesante sconfitta casalinga (doppietta di Insanguine e gol di Turrini, inframmezzate dal temporaneo pareggio di Destro).
Infine le ultime due contese, passate per motivi diversi alla storia, nel 1991/92. Allo stadio “Adriatico” il 12 gennaio 1992 il punteggio fu di 1 a 1, con la memorabile rete di Luca Brunetti da 70 metri. A Taranto, invece, il 7 giugno 1992, gli jonici si imposero per 2 a 1, con doppietta di Pino Lorenzo. La partita in questione finì sotto la lente della Giustizia Sportiva, per una presunta combine. Il verdetto finale, nel luglio 1993, registrò 8 mesi di qualifica per Giovanni Galeone e 6 mesi per i calciatori abruzzesi Camplone, Righetti e Pagano, tutti per omessa denuncia.
Tre anni di inibizione andarono invece al direttore sportivo Pierpaolo Marino e 3 punti di penalizzazione al Pescara per responsabilità oggettiva (scontati in serie B nel 1993-94); 2 punti di penalizzazione al Taranto per illecito sportivo presunto. Il sodalizio tarantino, però, non scontò la penalità, essendo stato radiato, nel frattempo, dai campionati professionistici.