Canale irrigazione
Canale irrigazione

TARANTO – È un appello urgente quello lanciato dalla CIA Agricoltori Italiani Puglia – Area Due Mari, che chiede l’immediata attivazione della stagione irrigua 2025 nel territorio tarantino. La richiesta è rivolta al Consorzio di bonifica “Centro Sud Puglia”, chiamato ad avviare senza ulteriori ritardi la distribuzione d’acqua per l’agricoltura.

La CIA riconosce il valore del lavoro di pulizia dei canali, eseguito dopo decenni di incuria, in particolare lungo il canale adduttore che trasporta l’acqua dalla diga di San Giuliano, in Basilicata, fino a Palagianello, attraversando Ginosa e Castellaneta. Tuttavia, l’organizzazione agricola sottolinea che senza l’immissione tempestiva di acqua, gli sforzi rischiano di essere vanificati.

“Con l’aumento delle temperature, le colture non possono più attendere”, si legge nella nota. La CIA sollecita il completamento dei lavori alla galleria di San Marco, in manutenzione da giugno 2024, l’attivazione dell’attingimento dal fiume Bradano, il ripristino dei pozzi nel comprensorio dell’ex consorzio Stornara e Tara, e l’esecuzione urgente delle riparazioni sulle condotte esistenti.

All’ente Acque del Sud e al presidente Luigi Decollanz, già ringraziato per la collaborazione nel 2024, viene chiesta la riparazione della condotta Paoloni e l’installazione di una pompa adeguata sul fiume Tara, per garantire la fornitura idrica verso Palagiano, Palagianello e Castellaneta.

Inoltre, la CIA sollecita l’attivazione della fornitura idrica dalla diga di Monte Cotugno, utile sia per avviare i comprensori Sinni Vidis, Vasca 10 e Metaponto Uno, sia per compensare le attuali carenze sul canale adduttore, in attesa del completo ripristino della galleria da San Giuliano.

La Confederazione plaude alla convenzione tra ARIF e Consorzio Centro Sud, evidenziando l’impegno del commissario Francesco Ferraro e dell’assessore regionale Donato Pentassuglia, ma lamenta che una parte della dirigenza consortile non avrebbe dato seguito a numerose segnalazioni urgenti: riparazione di condotte, sistemazione di paratoie danneggiate e mancanza di mezzi operativi non ancora sostituiti dopo la rottamazione nel 2024.

“Siamo ormai a ridosso della stagione irrigua 2025 – conclude la CIA – e serve una risposta immediata da parte di chi ha responsabilità. Gli agricoltori del Tarantino non possono essere vittime di ritardi burocratici. In gioco ci sono economia, lavoro e dignità di intere comunità rurali”.

L’organizzazione agricola lancia infine un appello ai sindaci, alle amministrazioni comunali del versante occidentale e ai sindacati dei lavoratori agricoli della provincia di Taranto: “Unitevi a noi in questa battaglia per tutelare il reddito e il futuro delle imprese agricole del territorio”.