Tennis: Thomas Fabbiano: "Ho un'incredibile voglia di tornare in campo"

TENNIS
Redazione
15.07.2017 18:39


"Negli ultimi due mesi e mezzo ho giocato molte partite" così inizia il "diario" di Thomas Fabbiano, alla vigilia della lunga trasferta americana che inizierà la settimana entrante a Gatineau, in Canada. "La trasferta in Corea ad inizio maggio - prosegue il tennista sangiorgese sul proprio sito ufficiale - è stata molto produttiva con due tornei vinti sul cemento di Gimcheon e Seoul. Al Roland Garros sono arrivato abbastanza cotto fisicamente perdendo al primo turno di qualificazione, ho subito cominciato a preparare la stagione sull’erba con il torneo di Nottingham".
Fabbiano, che in questo viaggio in Canada e Stati Uniti è seguito dal preparatore fisico Diego Silva, racconta la sua bella esperienza sull'erba: "Al primo torneo utile ho subito raggiunto una buonissima finale perdendo al terzo set dal mio amico Dudi Sela. Sin dal primo allenamento sull’erba ho avuto un ottimo feeling. Non sempre queste sensazioni coincidono con un grande risultato ma spesso ci si va vicino; anche perché c’erano da affrontare dei signori giocatori per vincere il torneo. Il giovanissimo Shapovalov al primo turno sull’erba non lo consiglierei a nessuno. Mancino e vincitore l’anno precedente di Wimbledon Junior. Con Stakhovsky nei quarti e Groth in semifinale mi sono superato giocando alla grande e mantenendo un livello alto per tutta la partita. L’esperienza di Sela in finale è venuta fuori anche se per un set e mezzo ho gestito abbastanza tranquillamente la partita prima di avere una reazione del mio avversario per riagganciarmi nel punteggio: 4-6, 6-4, 6-4 e titolo all’israeliano Sela.
Prima di Wimbledon ho giocato il 250 di Eastbourne perdendo al secondo turno da Steve Johnson, numero 24 del mondo. Piccole disattenzioni nei momenti chiave del primo e terzo set mi hanno fatto un brutto scherzo impedendomi di alzare le braccia al cielo per una vittoria contro un top 30.
Arrivato a Wimbledon nella miglior condizione possibile, il tabellone mi ha spedito in campo con il gigante Sam Querrey, uno che sull’erba ha battuto Djokovic l’anno precedente. I primi 2 set sono stati molto intensi e giocati bene da parte mia nelle parti iniziali. Purtroppo in entrambe le fasi finali di entrambi i set ho fatto un po’ di confusione e scelte sbagliate che mi hanno mandato 2 set a 0 per il mio avversario con tanta delusione. Non ho retto la frustrazione e il terzo set è volato via abbastanza liscio spedendomi a casa con zero set vinti, tante occasioni mancate ma moltissima esperienza acquisita".
"I giorni successivi sono stati abbastanza complicati - confessa Thomas - sotto il profilo emotivo; continuavo a “rosicare” per la partita persa in quel modo (5-3 io nel primo set e 5-4 io nel secondo set) , mi ritornavano continuamente in mente le immagini di alcuni punti nel pieno della notte o appena sveglio, cercavo di rivivere quei momenti e pensavo cosa avrei potuto fare per vincere quella partita.
Giornate in cui avevo bisogno di recuperare fisicamente dalla trasferta inglese di 25 giorni ma con un'incredibile voglia di ritornare in campo.
Rientrato da Wimbledon ho fatto una mini preparazione di una settimana con due sessioni di tennis e due d’atletica al giorno. Ed eccomi qua, appena atterrato in Canada per cominciare questa nuova avventura.
Nei prossimi sette tornei che giocherò ci sono in palio 5080 punti ATP in totale. Non vedo l’ora scoprire quanti di questi riuscirò a portarne a casa...".
La campagna americana è appena iniziata.

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