L'intervista: Quattro chiacchiere con Pietro Nicolodi...

Calcio Varie
Vincenzo Corallo
11.11.2016 15:38

Entrato ormai da tempo nella grande famiglia Sky, Pietro Nicolodi è uno dei telecronisti sportivi più variegati in circolazione. Grazie alla sua grande duttilità nel commentare le varie discipline sportive in onda sulla piattaforma satellitare, il giornalista di Bolzano è riuscito nel corso degli anni a trasmettere ai telespettatori la sua immensa passione per lo sport. Esperto di calcio tedesco per via delle sue origini teutoniche, l'esperto telecronista ha tracciato una panoramica a 360° su quelli che sono gli sport da lui commentati, non tralasciando inoltre alcuni aspetti che riguardano le diversità tra i campionati di calcio più importanti in Europa.

- Ciao Pietro e benvenuto a blunote.it. Considerando che qualche decennio fa il nostro campionato veniva considerato l’elite del calcio mondiale, come ti spieghi che Liga, Premier e Bundesliga siano diventate nettamente più importanti della nostra serie A?

“Come è spesso capitato nella nostra storia ci siamo fermati a godere dei nostri successi, invece che continuare a lavorare. I vivai sono caduti colpevolmente in disgrazia, gli stadi (salvo rare eccezioni) sono rimasti quelli di un tempo, peggiorando sensibilmente. La gente si è disaffezionata e allo stadio c’è sempre poca gente. In Germania, per partite di scarso appeal, si registra spesso e volentieri il tutto esaurito".

- Dall’alto della tua esperienza da telecronista in campo internazionale, tra i tre campionati sopracitati, quale secondo te attualmente è quello più ricco in termini di qualità tecnica e introiti economici?

“Come qualità tecnica i risultati delle coppe europee dimostrano che la Spagna è avanti a tutti. Dal punto di vista economico nessuno produce più soldi della Premier League, Una vera macchina".

- La Juventus è sicuramente l’unico club italiano che nella stagione in corso potrà lottare per la vittoria finale della Champions League. Dopo vent’anni dall’ultimo acuto in Europa, ritieni che gli uomini di Allegri siano pronti per rubare la scena a club del calibro di Real Madrid, Barcellona e Bayern Monaco?

“Le chance ci sono ma scommettere sulla Champions League è molto complicato. Bastano un paio d’infortuni, qualche episodio sfortunato e tutto finisce".

- Tra Calcio, Hockey, Baseball, Tennis, Basket e chi più ne ha più ne metta, qual’è lo sport che ami di più commentare? Indicaci inoltre per ognuno di essi, il nome dell’atleta che secondo te rappresenta alla perfezione quella disciplina sportiva.

“Vengo da Bolzano e quindi lo sport della città è sicuramente l’hockey su ghiaccio. Ho visto e commentato talmente tante partite che mi viene più facile. Sugli atleti che rappresentano le varie discipline non sarò molto fantasioso e dico Leo Messi, Sidney Crosby, Kris Bryant, Roger Federer e Lebron James, anche se non sono necessariamente i miei preferiti".

- Parliamo di Tennis e nello specifico di Federer e Nadal, che idea ti sei fatto sul triste declino che stanno vivendo i due campioni? Analizzando i risultati delle giovani promesse sbocciate negli ultimi anni, ritieni che attualmente ci sia qualcuno che possa ripercorrere la grande carriera confezionata da Roger e Rafa?

“Purtroppo il tempo passa per tutti ma non mi sento di scommettere contro un ritorno in grande stile di entrambi. Troppe volte ho dato per finito qualcuno che mi ha smentito alla grande. Prima o poi capiterà di vedere altri fenomeni ma per ritrovarne come quelli di questi tempi occorrerà un po’ di tempo".

-La scorsa edizione dell’Nba ha visto trionfare i Cavs di Lebron James dopo aver rimontato uno svantaggio di 3-1 a Curry e compagni. Considerando che è stata la prima clamorosa rimonta nella storia Nba, quanto consideri prestigioso il titolo vinto da Cleveland?

“Non ci sono dubbi che si tratti di una vittoria storica. Finalmente Cleveland non è più il grande sbaglio sul lago. E’ stata una grande finale con un Lebron pazzesco e un Kyrie Irving monumentale. Tra l’altro Cleveland stava per vincere anche nel baseball ma questa è un’altra storia".

-Tra i vari sport commentati in tv, ne pratichi qualcuno in maniera assidua? Se ci sono svelaci il motivo della scelta.

“Una volta giocavo tanto a tennis, adesso vado in bici e a correre ma non con l’assiduità che vorrei. Più o meno ho fatto tutti gli sport possibili e immaginabili nella mia vita ma se ho fatto il giornalista e non l’atleta mi sa che c’è stato più di un motivo valido. In sostanza ero troppo scarso a tutto".

-Per concludere questa bella chiacchierata, ti ringrazio per la disponibilità e ti chiedo di fare un saluto ai lettori di blunote.it .

“Un saluto a tutti e ricordatevi che sono mille gli sport belli da fare e vedere. Non c’è solo il calcio".

Nella foto: Pietro Nicolodi, giornalista di Sky Sport

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