Comparto 32: ‘Stop espansione commerciale, si ricettività e servizi’

Nota dei consiglieri comunali Massimiliano Stellato e Carmen Casula

CRONACA
13.10.2022 23:05

”La definizione urbanistica della Sottozona 32 del Piano Regolatore Generale, con la proposta di delibera di approvazione della variante della sottozona portata all’esame della prima seduta della Commissione consiliare Assetto del Territorio del Comune di Taranto, merita attenzione e una riflessione". Dichiarano, in una nota, i consiglieri comunali Massimiliano Stellato e Carmen Casula.

“Anzitutto il tema è ricorrente, nel senso che periodicamente si prospetta la possibilità di nuova edificazione con sviluppo delle attività commerciali che già vedono nella zona la presenza di una grande catena commerciale nazionale - spiegano Casula e Stellato -. Ma, al di là di questa ciclicità, pensiamo che il contesto nel quale oggi viviamo, e le scelte che sono state impostate per la città, meritino una più attenta valutazione anche di quello che si vuol fare per la Sottozona 32. Un primo punto riguarda proprio la direttrice di sviluppo della città”.

“Si è focalizzata l’attenzione sul recupero della città vecchia e sul rilancio del Borgo e ci sono interventi che riguardano la riqualificazione delle periferie. Ha senso, dunque, andare a progettare nuovo sviluppo, nuove opere, in un’altra area alle porte della città? Si domandano Casula e Stellato. In questo modo favoriremmo il recupero di ciò che da anni necessita di essere recuperato e rifunzionalizzato, o, al contrario, produrremmo una ulteriore dilatazione delle maglie urbane? Questo non vuol dire esprimere un no tout court a qualsiasi intervento nell’area. No, non è questo il punto. Significa invece calibrare e ponderare decisioni, scelte e interventi. Per andare nel concreto, in quella zona, che è tra un grande polo commerciale e il costruendo nuovo ospedale San Cataldo, abbiamo bisogno di più commercio o di più servizi? (Confcommercio ha posto la questione anche in termini preoccupati. Non è una presa di posizione da sottovalutare quella dell’associazione di categoria). Noi pensiamo di più servizi e, partendo proprio dalla connotazione che in futuro assumerà l’area, riteniamo che ci sia bisogno di interventi che vadano in direzione di un potenziamento della ricettività, sia sanitaria che turistica”.

“Se il San Cataldo sarà, come è nelle intenzioni, un Policlinico legato all’Università, abbiamo bisogno di servizi e ricettività che sostengano questa prospettiva. In altri termini, serve pensare a un’offerta che possa accogliere personale medico, paramedico, ricercatori, laureandi, studenti in Medicina. Un’offerta che sia riferimento anche per quanti utilizzeranno il San Cataldo per convegni, congressi ed eventi legati ai temi della scienza. E in questo senso sarebbe  opportuno prevedere la realizzazione di una struttura congressuale che a Taranto manca e che posta in quell’area potrebbe fungere da catalizzatore non solo per gli eventi di medicina ma anche a  più largo raggio e relativi a tematiche diverse.,Il turismo congressuale, ora che non ci sono più le limitazioni a cui ci ha costretto la pandemia per due anni, potrebbe essere per Taranto una nuova prospettiva in grado di dare nuovo impulso al rilancio della città. Ma se vogliamo un turismo di questo tipo, non occorre solo la struttura che deve ospitare convegni e congressi. Serve anche creare i presupposti urbanistici e tecnici per sviluppare la ricettività alberghiera partendo dal fatto che oggi la città non ha un’adeguata offerta tra strutture e posti letto“.

“Ultima considerazione, ma non ultima in ordine di importanza, riguarda il commercio. Covid prima, e caro energia adesso, stanno mettendo alle corde un settore che contribuisce alla vita delle città. Senza negozi attivi, avremmo città desertificate, vie spente, intere zone urbane insicure. Spingere sui grandi aggregati commerciali, non fa bene al commercio di vicinato e di prossimità che è poi quello che anima i contesti urbani. Quel tipo di commercio che tutti diciamo di voler aiutare e sostenere. E aiuto e sostegno si offrono non solo intervenendo sul caro energia, che è sicuramente cosa da fare con assoluta priorità, ma anche con scelte di politiche urbanistiche lungimiranti, avvedute e ispirate a una complessiva ripresa della città", concludono i consiglieri comunali Massimiliano Stellato e Carmen Casula.

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