Giuliano: “Ministero apre al confronto. Uguale dignità per pubblico e privato, ora serve un tavolo permanente”
Un segnale importante arriva dal Ministero della Salute sul fronte del lavoro nel comparto sanitario. Durante un incontro svoltosi a margine dello sciopero nazionale del 22 maggio, il capo della Segreteria tecnica del Dicastero, Stefano Moriconi, ha espresso apertura a un confronto volto a ipotizzare la nascita di un contratto unico per la sanità, che includa operatori del pubblico e del privato.
A riferirlo è il segretario nazionale della UGL Salute, Gianluca Giuliano, che parla di “momento epocale” per tutto il sistema sanitario nazionale: “Le parole di Moriconi non lasciano spazio a interpretazioni. Per la prima volta si manifesta chiaramente la volontà di garantire uguale dignità e diritti a tutti i professionisti della sanità, a prescindere dal comparto di appartenenza”.
Secondo Giuliano, l’ipotesi – pur in fase preliminare – rappresenta una svolta potenzialmente storica: “Il percorso potrà essere lungo, ma non deve interferire con le attuali trattative per i rinnovi contrattuali in corso. È fondamentale che Governo e politica, senza distinzioni ideologiche, colgano questa opportunità e avviino un tavolo strutturato di confronto con le forze sociali e le associazioni datoriali più rappresentative”.
UGL Salute si dice pronta a coinvolgere tutti gli attori interessati per rafforzare la base di consenso intorno a una misura che – se attuata – potrebbe risolvere l’annoso tema dei rinnovi nei contratti del privato accreditato.
“Un contratto unico sarebbe una nuova pagina per la sanità italiana, più giusta, più equa, più sostenibile per i professionisti e per l’intero sistema”, conclude Giuliano.
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