Giuseppe Manfuso e Gennaro Oliva
Giuseppe Manfuso e Gennaro Oliva

La UIL di Taranto e la UILPoste territoriale denunciano il trasferimento forzato di una lavoratrice, caposquadra presso il Centro di Recapito di Taranto e componente della segreteria sindacale, assegnata senza preavviso al Centro di Distribuzione di Massafra.

Il provvedimento, motivato da generiche esigenze tecnico-organizzative, viene definito dalle sigle sindacali come un atto ritorsivo legato all’attività sindacale svolta dalla dipendente.

“Non vi è alcuna eccedenza nella struttura attuale e la collega svolge un ruolo essenziale - dichiara in una nota Giuseppe Manfuso, segretario generale UILPoste Taranto -. La vera ragione di questo spostamento è punire chi ha avuto il coraggio di difendere i diritti dei lavoratori”.

Manfuso ha annunciato l’imminente deposito di un ricorso per comportamento antisindacale ai sensi dell’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori. “È un attacco all’intera organizzazione e risponderemo con forza. Nessuno può essere punito per fare sindacato”, ha aggiunto.

Sulla stessa linea Gennaro Oliva, coordinatore UIL Taranto, che parla di “strategia persecutoria” e denuncia una condotta “discriminatoria anche sul piano personale e di genere”. La lavoratrice, secondo il sindacato, avrebbe già subito atti vessatori, incluso un malore sul lavoro che ha richiesto l’intervento del 118.

Per protestare contro il trasferimento, UIL Taranto e UILPoste hanno organizzato un sit-in per mercoledì 28 maggio 2025, alle 17:00, davanti all’Ufficio Postale Taranto Centro in Corso Vittorio Emanuele II. Durante l’evento si terrà anche una conferenza stampa, alla presenza della lavoratrice.

Sono state inoltre coinvolte le strutture confederali della UIL, il coordinamento Pari Opportunità e lo sportello Mobbing e Stalking. “Questa battaglia è solo all’inizio. Difenderemo con determinazione la libertà sindacale e chi ne è portavoce. Non resteremo in silenzio”, concludono Manfuso e Oliva.