“Cinque candidati segnalati dall’Antimafia, necessario prendere le distanze pubblicamente”
Il MoVimento 5 Stelle di Taranto, con la propria candidata sindaca Annagrazia Angolano, rivendica la totale assenza di candidati impresentabili nelle proprie liste e lancia un appello diretto agli avversari politici: “Prendano le distanze pubblicamente da chi è stato segnalato dalla Commissione Antimafia”.
Nel comunicato diffuso dal Gruppo Territoriale del M5S si sottolinea come la coalizione a sostegno di Angolano sia l’unica a non contenere nomi con pendenze penali o imputazioni gravi, un aspetto che, si legge nella nota, “non dovrebbe essere una notizia, ma la normalità”.
Il riferimento è ai cinque candidati segnalati dalla Commissione parlamentare Antimafia come non conformi al codice di autoregolamentazione, tutti inseriti in altre coalizioni. Nello specifico:
- Rossella Basile (Movimento Sportivo, con Di Bello) è imputata per autoriciclaggio;
- Mimma Albano (Noi Taranto, con Tacente) è a processo per usura;
- Antonio Damiano Milella (Democrazia Cristiana, con Bitetti) ha una condanna in primo grado per turbata libertà degli incanti;
- Rosario Ungaro (Forza Italia, con Lazzaro) è imputato per corruzione aggravata e turbativa;
- Cataldo Renna (Forza Italia, con Lazzaro) è imputato per traffico di influenze illecite.
Il M5S sollecita una presa di posizione chiara da parte dei candidati sindaci Francesco Di Bello, Francesco Tacente, Piero Bitetti e Luca Lazzaro, ritenendo “doverosa una condanna pubblica e una presa di distanza dai nomi coinvolti, in attesa che la giustizia faccia il suo corso”.
“Siamo l’unica forza politica realmente slegata da interessi illeciti, favoritismi o reati contro la pubblica amministrazione”, dichiarano i pentastellati, che invitano i cittadini a “premiare il progetto del M5S, basato su legalità, trasparenza e un programma di rottura con le logiche dell’industria pesante e del degrado sociale”.
Infine, il Movimento ribadisce la propria intenzione di opporsi con tutti gli strumenti giuridici e politici a qualunque tentativo di infiltrazione criminale nella futura amministrazione comunale, nel rispetto del principio di non colpevolezza, ma con ferma adesione all’etica pubblica e alla libertà di scelta degli elettori. “Taranto ha il diritto di essere governata senza compromessi con la criminalità”, conclude la nota.
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