Acciaierie d’Italia: Cigo e licenziamenti, incontro tra Ugl e Dimastromatteo

CRONACA
01.06.2021 17:12

Alla presenza del nuovo direttore dello Stabilimento Acciaierie d’Italia di Taranto, Vincenzo Dimastromatteo, si è aperto l’incontro tra la direzione aziendale e le OO.SS. per affrontare i temi oramai in sospeso da tempo e per i quali si attende una risposta. Nell’incontro si è affrontato la questione CIGO, che con il cd. Decreto Sostegni bis (Decreto-Legge 25 maggio 2021, n. 73), il governo non ha inteso prorogare la Cassa Integrazione COVID per le aziende che nel primo semestre dell’anno 2021 hanno subito un calo del fatturato del 50 per cento rispetto al primo semestre dell’anno 2019. Infatti, l’azienda ha dichiarato che la perdita di fatturato registrata nel periodo di riferimentooscillerebbe tra il 25% ed il 30% e pertanto la stessa si vedrà costretta ad intraprendere la via della Cassa Integrazione Ordinaria in deroga. Per ottenere questo è necessario addivenire ad un accordo con le OO.SS., che in maniera unitaria hanno richiesto il rispetto di alcuni parametri: Rotazione di tutto il personale in CIGO; Fornire le stesse opportunità produttive per tutti gli impianti similari o gemelli, sia interni allo stabilimento (TNA/1, ACC/ 1), sia con le verticalizzate (LAF/TA, LAF Genova-Novi Ligure); Rinsaldare i rapporti delle Relazioni Industriali oramai abbandonate; Ridiscutere le Comandate di Sciopero; Integrazione al reddito. UGL Metalmeccanici, rappresentata da Alessandro Dipino, ha voluto rimarcare 3 aspetti che per UGLM sono altresì importanti: Ricevere un timing delle attività di ripartenza impianti e delle attività Manutentive, vista la costituzione delle Neonata Direzioni di Manutenzione, così come già richiesto nel precedente incontro del 11 maggio scorso; Comprendere quale sia la strada che Acciaierie d’Italia voglia intraprendere per le attività al momento affidate a terzi (Es. Frigoristi, SIA, Serramentisti, ecc.); Gestione delle Giornate di Ferie convertite unilateralmente in CIGO COVID-19. L’azienda ha risposta in maniera vaga rendendosi disponibile al confronto su ciascun punto ad eccezione dell’integrazione salariale e dichiarando che la ripartenza dell’Altoforno nr. 4 dovrebbe permettere la ripartenza di numerosi impianti, sbilanciandosi anche su una ipotetica ripartenza del Tubificio Longitudinale nr. 2. Sul tema dei licenziamenti degli ultimi mesi, al contrario Ad’I è stata irremovibile dichiarando che gli errori commessi dai lavoratori sono stati accertati e che pertanto risultano, dal proprio punto di vista, doverosi. La palla passerà ora all’A.D. Lucia Morselli che ha chiesto di incontrare le OO.SS. il prossimo giovedì 3 giugno per ascoltare le istanze proposte e dalla quale, si auspica, poter ricevere risposte più concrete. UGL Metalmeccanici vuole cogliere positivamente tale apertura ma senza abbassare la guardia contro chi sinora ha soltanto preso dai lavoratori senza mai dare alcunché di positivo. (Segreteria Provinciale UGL Metalmeccanici Taranto)

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