Alessandro Dipino
Alessandro Dipino

Un appello forte e diretto arriva da Alessandro Dipino, candidato al Consiglio Comunale con Fratelli d’Italia a sostegno di Luca Lazzaro, nella corsa alla guida del Comune di Taranto. Al centro del suo impegno politico, la difesa del lavoro e il rilancio dello stabilimento siderurgico, oggi attraversato da profonde difficoltà.

Dipino, che vanta un’esperienza lavorativa all’interno dell’ex ILVA, intende portare in Consiglio comunale la voce di chi vive ogni giorno le criticità occupazionali e sociali legate al settore industriale. “Sono pronto a mettere a disposizione della mia città le competenze maturate nel mondo del lavoro”, afferma, auspicando una fase nuova, caratterizzata da collaborazione tra istituzioni locali e governo centrale.

La crisi occupazionale, secondo il candidato, tocca non solo la siderurgia ma anche altri comparti chiave del tessuto produttivo locale: dalla Cittadella della Carità al settore della Grande Distribuzione, dai call center alle aziende partecipate e al porto, con decine di situazioni ancora irrisolte e numerosi lavoratori coinvolti nella cassa integrazione.

“Il momento che Taranto sta attraversando è drammatico. Occorre uscire da una logica di scontro e investire nella continuità produttiva, senza sacrificare la tutela ambientale”, ribadisce Dipino, sottolineando l’importanza di trasformare l’industria in una risorsa per il territorio, capace di attrarre idee, investimenti e soluzioni sostenibili.

Particolare attenzione è rivolta ai 140 lavoratori delle aziende dell’indotto comunale che rischiano il licenziamento. “È una situazione che non possiamo più ignorare. Agiremo con decisione per trovare soluzioni concrete e durature”, aggiunge, assicurando un impegno costante per garantire che i fondi provenienti dal PNRR, dal JTF e dai Giochi del Mediterraneo siano gestiti con trasparenza e affidati a persone competenti.

Dipino conclude il suo intervento richiamando alla necessità di un’azione amministrativa responsabile e lungimirante: “Taranto ha già pagato un prezzo troppo alto, in termini di disoccupazione, precarietà e inquinamento. Il mio obiettivo è difendere gli interessi della città, partendo dal lavoro e dal rispetto per chi ogni giorno contribuisce, con fatica, alla tenuta sociale ed economica di questo territorio”.