Un detenuto di origini baresi, con fine pena nel 2032, ha aggredito un agente penitenziario all’interno del carcere di Taranto, spingendolo violentemente contro una porta blindata e provocandogli un trauma alla mano, curato al pronto soccorso con diversi giorni di prognosi.
A denunciare l’accaduto è il Sappe (Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria), che segnala come il detenuto non sia nuovo ad atti di violenza contro gli agenti e abbia già cambiato quasi tutte le carceri pugliesi senza che siano stati adottati provvedimenti efficaci.
Il sindacato chiede l’applicazione di misure più severe previste dall’ordinamento penitenziario, come l’articolo 14 bis (carcere più duro e isolamento) e l’articolo 32 (trasferimento in sezioni specifiche e lontane), per garantire maggiore sicurezza agli operatori.
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