Da lunedì a Taranto la prima scuola internazionale di volo suborbitale

Una iniziativa che si connette al ruolo dell'aeroporto di Grottaglie, riconosciuto dal Governo e dall'Europa spazioporto per i voli suborbitali

Cultura, musica e spettacolo
27.10.2019 10:15


Prenderà il via lunedì prossimo a Taranto, nella sede della Camera di Commercio, la prima scuola internazionale di volo suborbitale "per favorire lo sviluppo dell'economia spaziale, fornendo una panoramica degli aspetti scientifici, commerciali, operativi e normativi del volo suborbitale attraverso seminari di esperti di istituti accademici, di ricerca e industriali". La scuola, a numero chiuso, si rivolge in particolare a studenti di dottorato o di master del settore ingegneristico, al personale di aziende ed enti di ricerca e dell'aeronautica militare. L'iniziativa è curata dal Politecnico di Bari in collaborazione con l'università del Salento, il Distretto Tecnologico aerospaziale (Dta) e la Camera di Commercio di Taranto. Una iniziativa, questa, che si connette col ruolo assegnato al vicino aeroporto di Grottaglie che è stato riconosciuto sia dal Governo italiano che dalle istituzioni europee come spazioporto per i voli suborbitali. Gli organizzatori della scuola evidenziano che "negli ultimi anni, il settore spaziale sta attraversando un nuovo periodo di sviluppo e sta attirando in tutto il mondo l'attenzione di investitori pubblici e privati alla ricerca di nuove fonti di crescita economica e innovazione". In questo contesto, si spiega, "è possibile prevedere una vasta gamma di attivita' commerciali. Da un lato, c'è lo sviluppo dell'infrastruttura, correlato ad esempio alla produzione satellitare, ai servizi di lancio, alle stazioni di terra; dall'altro i servizi commerciali includono comunicazione satellitare, osservazione della Terra, servizi di navigazione, turismo spaziale, esperimenti di microgravità, ricerca atmosferica, sviluppo tecnologico". Ed è proprio questo, si spiega, il lavoro che si sta svolgendo nell'area dell'aeroporto di Grottaglie grazie ai progetti di ricerca sviluppati dal Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) il quale ha coinvolto amministrazioni pubbliche, Università e aziende private di livello internazionale e ha attratto nuove attività imprenditoriali che operano nel settore dei velivoli senza pilota e dei micro satelliti. (Rai news).

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