Antonio Di Giuseppe
Antonio Di Giuseppe

La stagione della Vibrotek Volley si è conclusa con un epilogo amaro e inatteso: la retrocessione in Prima Divisione al termine della serie playout persa con l’Amatori Volley Bari. A tracciare il bilancio dell’annata è il presidente Antonio Di Giuseppe, che non nasconde la propria delusione per un campionato iniziato con buoni presupposti ma terminato al di sotto delle aspettative.

“È stata una stagione particolare, iniziata con la scissione da parte dei ragazzi di Bruno Stella, che ci ha costretti a ricostruire il roster per affrontare la Serie D - spiega Di Giuseppe -. Nonostante ciò, la prima parte di campionato è stata positiva. Poi, tra impegni lavorativi e disinteresse da parte di alcuni, la squadra ha perso elementi importanti. Purtroppo, queste assenze ci hanno impedito di mantenere la categoria. Comprendo chi ha avuto problemi di lavoro, ma sono deluso da chi aveva dato disponibilità per l’intera stagione salvo poi abbandonare il gruppo: mi aspettavo maggiore maturità e costanza”.

Ora la società guarda avanti, determinata a riconquistare una categoria più consona al proprio blasone. “La Prima Divisione non rappresenta la nostra dimensione, in vent’anni di attività non l’ho mai affrontata. Ci stiamo già muovendo per individuare un titolo sportivo di Serie D o, se possibile, addirittura di Serie C. Non sarà semplice, dovremo affrontare diverse difficoltà. Attendiamo la fine ufficiale della stagione il 30 giugno per fare il punto della situazione“.

Anche per quanto riguarda lo staff e i giocatori ci sono riflessioni in corso. “Lo staff tecnico lavora bene e compatto da due anni, ma a livello dirigenziale ci saranno dei cambiamenti nelle cariche. La composizione della rosa dipenderà dal campionato che riusciremo ad affrontare, ma in ogni caso costruiremo una squadra competitiva”.

Nel fare un bilancio generale del movimento pallavolistico locale, Di Giuseppe sottolinea come la provincia di Taranto sia ancora lontana da un pieno riscatto: “Ci sono giovani promesse, ma al momento non ancora in grado di fare la differenza. Bisognerà attendere qualche anno. Nel leccese c’è sempre un buon bacino di atleti, mentre nel barese il livello si mantiene costante con cinque o sei squadre di buon valore”.

Infine, i ringraziamenti: “Desidero ringraziare lo staff tecnico, che ha lavorato con impegno e dedizione in mezzo a tante difficoltà. Un plauso particolare va a coach Caputo e ad alcuni giocatori che hanno dimostrato grande attaccamento alla società. Sono invece deluso da chi, con maggiore serietà, avrebbe potuto contribuire a evitare questa retrocessione. Grazie anche a tutti gli sponsor e a chi ha supportato la Vibrotek. Spero possano continuare a farlo, magari con un impegno ancora più importante, in funzione della categoria che disputeremo“.