Mario Turco
Mario Turco

“Il Governo approva un decreto fiscale completamente vuoto: nessun intervento sulle tasse, solo rinvii e nuove diseguaglianze”. È la dura posizione espressa dal senatore Mario Turco, vicepresidente del Movimento 5 Stelle e coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Imprese, in merito all’approvazione del DL Fisco da parte dell’esecutivo guidato da Giorgia Meloni.

Secondo Turco, il decreto non fornisce alcuna risposta all’emergenza fiscale che grava su famiglie, imprese e lavoratori. “Nel provvedimento non vi è traccia di riduzioni Irpef, tagli al cuneo fiscale o deduzioni. Solo l’ennesimo slittamento a costo zero, come quello della sugar tax o dell’Iva agevolata sulle opere d’arte, promesse e poi rinviate più volte” – ha dichiarato il senatore pentastellato.

Sotto accusa anche le semplificazioni annunciate dal Governo, che per il M5S non sarebbero altro che correzioni a errori precedenti, come nel caso della tracciabilità delle spese di trasferta sostenute all’estero.

Turco ha inoltre stigmatizzato la stretta sugli incentivi al rientro dei cervelli, con il divieto di cumulo dei benefici per lavoratori impatriati, docenti e ricercatori. “Si lancia un messaggio sbagliato a chi vorrebbe tornare in Italia con competenze e innovazione: così si impoverisce il Paese” – ha sottolineato.

Infine, il vicepresidente M5S ha criticato l’introduzione della tassazione secca al 26% sulle plusvalenze dei professionisti in uscita da società semplici o studi associati. Una misura che – secondo Turco – “assimila il reddito da lavoro alla rendita finanziaria, viola il principio di progressività fiscale e accentua il divario tra autonomi e dipendenti, questi ultimi tassati fino al 43% su TFR e buonuscite”.

“Il Movimento 5 Stelle continuerà a battersi in Parlamento per una riforma fiscale equa, redistributiva e in grado di premiare il lavoro, ridurre le disuguaglianze e sostenere le fasce più penalizzate della popolazione” – ha concluso Turco.