“Un colpo al cuore della democrazia parlamentare”. Così il deputato del Partito Democratico, Marco Lacarra, componente della Commissione Giustizia della Camera, ha definito quanto accaduto nel corso dell’esame del decreto sicurezza nelle Commissioni Affari Costituzionali e Giustizia.
In una nota ufficiale, Lacarra ha denunciato che, con l’intento di accelerare l’approvazione del provvedimento, la maggioranza avrebbe imposto tempi e modalità che “nulla hanno a che vedere con il rispetto delle opposizioni e del ruolo del Parlamento”. Secondo il deputato, “sono stati respinti senza discussione oltre 160 emendamenti, mentre altri 239 non sono stati nemmeno esaminati”. Le commissioni sarebbero riuscite ad affrontare solo 14 articoli su 38.
“Non c’era alcuna reale urgenza che giustificasse il ricorso alla ‘tagliola’ regolamentare. È stata una scelta politica e autoritaria che ha trasformato il Parlamento in un mero esecutore delle volontà del Governo”, ha aggiunto Lacarra.
Il deputato dem ha anche evidenziato come la maggioranza abbia ritirato i propri emendamenti e mantenuto il silenzio su quelli delle opposizioni, impedendo un confronto aperto e costruttivo. “Il decreto, nei contenuti e nei metodi, è espressione di una cultura che rifiuta il dialogo e che strizza l’occhio a modelli autoritari incompatibili con la nostra Costituzione”, ha dichiarato.
Lacarra ha infine annunciato che il Partito Democratico porterà avanti la propria opposizione al provvedimento sia in Aula che nel Paese, sottolineando come “la destra abbia inferto oggi un’ulteriore ferita profonda alle istituzioni repubblicane”.
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