Pattugliatore Polivalente d’Altura ‘Thaon di Revel’ sosta nel porto di Taranto

Cultura, musica e spettacolo
19.06.2022 20:06

(Testo e foto di Fabio Dal Cin) Giovedì 16 giugno, il Pattugliatore Polivalente d’Altura “Thaon di Revel” della Marina Militare ha fatto ingresso per la prima volta nel porto di Taranto, sua futura sede di assegnazione. Un gioiello di alta tecnologia la cui presenza è segno tangibile dell’attenzione posta dalla Marina Militare verso il potenziamento della Stazione Navale Mar Grande di Taranto grazie al progetto “Basi Blu”, finanziato con delibere del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPE) per un importo di circa 200 M€. Detto progetto comprende anche tutte le attività necessarie per la sosta delle Unità Navali del tipo Pattugliatori Polivalenti d’Altura (PPA), dall’individuazione dei posti di ormeggio al dragaggio fondali per finire con il consolidamento delle banchine e adeguamento impiantistico.

Consegnata alla Forza Armata venerdì 18 marzo 2022, l’unità ha già sostenuto l’addestramento preliminare a cura del Comando della Prima Divisione Navale, con sede alla Spezia, ed ora è a Taranto per essere sottoposta all’Addestramento Elementare finalizzato alla verifica del livello addestrativo adeguato allo svolgimento delle missioni assegnabili all’unità. In occasione dell’arrivo a Taranto del Pattugliatore d’Altura, è stata data alla stampa locale l’opportunità di salire a bordo di questo nuovo gioiello tecnologico e di conoscerne le caratteristiche tecnico-operative grazie alla puntuale narrazione del capitano di fregata Emanuele Morea, Comandante dell’unità e tarantino doc. “Il Thaon di Revel, così come tutti i Pattugliatori Polivalenti d’Altura, rappresenta un salto generazionale dal punto di vista dello strumento marittimo paragonabile, nel campo dell’aviazione navale, al velivolo di quinta generazione, F-35 B”, le parole del Comandante.

Nave Paolo Thaon di Revel, varata il 15 giugno 2019 e prima di 7 unità della classe, è in grado di svolgere una vasta gamma di missioni da quelle strettamente militari ad altre di natura più spiccatamente interagenzia ed interministeriale, grazie all’approccio multipurpose by design adottato sin dalla fase di progettazione, che le rende particolarmente idonee anche all’impiego in scenari di operazioni di assistenza umanitaria e soccorso alla popolazione civile in caso di calamità (Humanitarian Assistance e Disaster Relief).

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