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Dario Iaia

Iaia contro l’Uno Maggio Taranto: “Solo attacchi al Governo, zero soluzioni”

“Da Riondino uso squallido della tragedia di Cutro. Dati alla mano, su immigrazione e lavoro risposte concrete”


Un intervento duro e diretto quello di Dario Iaia, deputato e presidente provinciale di Fratelli d’Italia, che ha commentato le manifestazioni tenutesi a Taranto in occasione dell’Uno Maggio Taranto, criticando con decisione i toni e i contenuti degli interventi dal palco.

“Come ogni anno, il 1° maggio a Taranto diventa l’occasione per monologhi e attacchi strumentali al Governo Meloni”, ha affermato Iaia soffermandosi in particolare sull’intervento dell’attore e attivista Riondino, che ha citato la tragedia di Cutro. “Si è trattato di un richiamo squallido l’utilizzo di una tragedia per colpire l’avversario politico è inaccettabile”, ha aggiunto.

Secondo il parlamentare, l’intento di chi è salito sul palco non era proporre soluzioni, ma soltanto danneggiare l’immagine della premier. “Queste persone si limitano alle solite paternali, senza offrire alcuna proposta concreta”, ha dichiarato.

Iaia ha poi rivendicato le politiche del Governo in materia di immigrazione: “È l’unico esecutivo che ha affrontato il fenomeno con serietà, risorse e competenza, colpendo mafie e trafficanti di esseri umani. I numeri sono consultabili”.

Ha sottolineato come favorire gli ingressi illegali significhi alimentare la criminalità e mettere a rischio la vita dei migranti stessi. “Abbiamo visto quali tragedie ha provocato la politica dei porti aperti, così apprezzata dagli scafisti e da alcune cooperative”, ha affermato.

Sul piano occupazionale, il deputato ha evidenziato i dati positivi relativi all’aumento dell’occupazione (“oltre un milione di nuovi occupati”) e ha sollevato interrogativi sul futuro dei lavoratori dell’ex Ilva e dell’indotto nel caso in cui lo stabilimento dovesse chiudere. “Parlare di lavoro il 1° maggio è troppo facile senza affrontare questi temi”.

Iaia ha ribadito che l’attuale Governo ha intrapreso un percorso irreversibile verso l’ambientalizzazione dello stabilimento, attraverso l’uso di forni elettrici, come previsto nel bando di vendita. “Questi sono fatti documentati, basta leggere le carte”, ha detto evidenziando come invece il Governo Cinque Stelle non abbia prodotto risultati concreti: “Promettevano un parco giochi, ma la fabbrica è ancora lì”.

Infine, ha attaccato il silenzio sul fronte della gestione dei rifiuti in Puglia: “Colpisce che nessuno dica nulla sulle nuove discariche e sugli ampliamenti, che sono la conseguenza del fallimento del ciclo dei rifiuti da parte del Centrosinistra”. E ha concluso chiedendosi: “Le discariche non le vedono o ci sono altri motivi a noi ignoti?”.

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