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Taranto, allarme carcere: ‘Continue aggressioni a poliziotti’

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Le organizzazioni sindacali (Sappe, Sinappe, Uspp, FNS Cisl, e Cgil FP) denunciano, attraverso una nota, una serie di episodi di violenza e aggressioni nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria del carcere di Taranto.

Inoltre, segnalano la grave carenza di personale di circa 70 unità, che costringe gli agenti in servizio di personale espletare turni di lavoro di 8 ore a fronte delle 6 previste dai regolamenti ministeriali, suddivisi in tre quadranti h24.

“Nella giornata di martedì 16 gennaio si sono verificati due gravi aggressioni: un detenuto ha malmenato un ispettore causandogli ferite per una prognosi di 15 giorni – si legge nella nota inviata dai sindacati -. Un altro agente è stato ferito con prognosi di 25 giorni. L’ultimo episodio di violenza si è consumato il 20 gennaio scorso quando un agente è stato assalito da un soggetto con problemi psichiatrici ed è stato trasportato al pronto soccorso”.

”La frequenza quasi giornaliera di tali eventi enfatizza l’estrema gravità della situazione – continuano -. Ribadiamo l’urgente necessità di un immediato sfollamento di almeno 300 detenuti per migliorare le condizioni lavorative e di detenzione per gli stessi ristretti, al fine di creare un ambiente più sicuro e umano. Ci appelliamo agli uffici ministeriali affinché pongano fine a questa disattenzione cronica. Le nostre ripetute richieste di aiuto, presentate in più occasioni sia dal personale che dalle organizzazioni sindacali, sembrano essere state ignorate. È indispensabile che vengano ascoltate e accolte con misure concrete e immediate”.

“La Polizia Penitenziaria, nonostante le difficoltà e le carenze di organico, continua a mostrare eccellente professionalità e dedizione, svolgendo operazioni cruciali per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza. Tali sforzi straordinari meritano un riconoscimento adeguato e un intervento urgente che garantisca condizioni di lavoro sicure e dignitose”, conclude la nota.

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