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Elly Schlein (foto Todaro/AntennaSud)
Elly Schlein (foto Todaro/AntennaSud)

Si intensifica la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center in tutta Italia, con una vertenza che coinvolge circa 6.000 addetti, di cui 500 nella sede di Taranto. Il tema centrale riguarda la tutela contrattuale e la rappresentanza sindacale, con particolare attenzione all’applicazione di un contratto contestato dai sindacati.

Un primo passo verso il dialogo si è compiuto ieri a Roma, dove si è svolto un incontro presso il Ministero del Lavoro. Il confronto proseguirà il prossimo 12 febbraio con un tavolo tecnico-politico a cui parteciperanno Governo e parti sociali.

Nel frattempo, venerdì 7 febbraio a Taranto si terrà un incontro pubblico con la segretaria nazionale del Partito Democratico, Elly Schlein. L’evento, previsto a partire dalle 11:30 davanti ai cancelli della Network Contacts, sarà caratterizzato da un sit-in pacifico e un dibattito aperto con lavoratori e sindacati, finalizzato a ribadire le criticità legate al contratto proposto, ritenuto lesivo dei diritti e delle retribuzioni.

L'adesione allo sciopero nazionale indetto da SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e UGL Telecomunicazioni è stata significativa, con punte dell’85% e picchi del 100% in alcune aziende. "Un segnale chiaro dell'opposizione a un contratto che riporta indietro di oltre vent'anni le tutele dei lavoratori" ha dichiarato Tiziana Ronsisvalle, segretaria generale SLC CGIL Taranto.

Anche Gianfranco Laporta, coordinatore territoriale FISTEL CISL Taranto Brindisi, ha sottolineato l'importanza del tavolo interministeriale del 12 febbraio: "Sarà fondamentale riaffermare il CCNL delle Telecomunicazioni come riferimento per i call center". Sulla stessa linea Alfredo Neglia, coordinatore UILCOM Taranto, che ha ribadito il sostegno ai lavoratori con l’obiettivo di garantire un contratto equo.

Infine, Francesco Russo, segretario UGL Telecomunicazioni, ha evidenziato la necessità di un maggiore coinvolgimento della committenza: "Le aziende come ENEL devono considerare l’outsourcing non solo un'opzione di risparmio, ma anche un'opportunità per garantire servizi di qualità al Paese".

La vertenza rimane aperta, in attesa degli sviluppi che emergeranno dal prossimo incontro istituzionale.