Taranto, Di Bari sul caso Jallow: “Regola troppo rigida e senza logica’
La spiegazione del diesse: “Mi scuso per l’errore, ma sono fermo sul mercato”

Il Taranto non potrà contare su Lamin Jallow. Il tesseramento del centravanti gambiano è saltato a causa di una “rigida applicazione del regolamento da parte della Lega Nazionale Dilettanti”.
A chiarire la vicenda è Riccardo Di Bari, direttore sportivo rossoblu: “Dopo il tesseramento del portiere Desjardins pensavamo di avere due slot liberi per gli extracomunitari. Abbiamo così contrattualizzato l’ivoriano Konatè e successivamente Jallow. Al momento del deposito dei documenti, però, è emersa una difformità: Desjardins, che aveva dichiarato di essere comunitario, risultava invece extracomunitario negli elenchi della Lega. A quel punto, il tesseramento di Jallow è stato annullato. Nei 4 minuti successivi abbiamo provato a registrarlo, ma l’operazione è stata bloccata dal presidente Tisci con una scelta che riteniamo eccessivamente rigida”.
Secondo Di Bari, la decisione è ingiustificata: “Il Taranto non aveva ancora disputato partite ufficiali. Avevamo acquistato Jallow dal Valmontone e pagato la procura, diventando di fatto proprietari di un calciatore che non potrà giocare per un’interpretazione senza logica”.
Per difendere le proprie ragioni, la società si è affidata allo Studio Legale Grassani, specializzato in diritto sportivo. “L’avvocato ha definito il nostro caso unico, con un’applicazione del regolamento rigida e senza precedenti”, ha aggiunto Di Bari.
Il ds ha voluto chiudere rivolgersi ai tifosi: “Voglio assicurare che non siamo fermi, completeremo l’organico nel migliore dei modi. Mi scuso per l’errore umano, grazie e scusate”.