Errica Telmo (UGL Salute): “Soddisfatti, però restano criticità sui lavoratori: non dimentichiamo nessuno”
Il 24 aprile scorso, nella Cittadella della Carità di Taranto si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali e il nuovo consiglio di amministrazione, composto dal presidente Giuseppe Galeone, dal vicepresidente Luigi Cianciotta e dal direttore generale Giuseppe Straziota.
La convocazione, come precisato da Errica Telmo, segretario territoriale dell’UGL Salute di Taranto, è avvenuta per chiudere la lunga vertenza seguita inizialmente dal Dipartimento della Salute e dal Comitato Sepac, organismo incaricato di gestire le crisi aziendali.
Dopo mesi di trattative, il 1° aprile la Task Force della Regione Puglia aveva concesso una proroga di dieci giorni per consentire all’azienda di procedere al pagamento delle retribuzioni e dei contributi, requisito fondamentale per mantenere gli accreditamenti regionali.
La comunicazione del pagamento, arrivata a ridosso della scadenza fissata, non ha suscitato entusiasmo unanime tra le sigle sindacali. “Siamo ovviamente soddisfatti di aver ottenuto il pagamento delle spettanze per i lavoratori”, ha dichiarato Errica Telmo, esprimendo stima verso i dipendenti che hanno continuato a operare con dedizione nonostante le difficoltà. Le buste paga del 2025 sono state corrisposte e rese esigibili il 28 aprile.
Tuttavia, UGL Salute ha evidenziato una grave criticità: diversi lavoratori, tra cui pensionati ed ex dipendenti con contratto scaduto, non hanno ricevuto quanto loro dovuto. La questione è stata sollevata anche durante l’incontro con il nuovo CDA, richiamando l’attenzione sulla necessità di tutelare tutti, alla luce anche dell’impegno espresso da Monsignor Ciro Miniero, Vescovo di Taranto.
A fronte di una domanda specifica sull’inclusione di questi lavoratori nei pagamenti, il Consiglio di amministrazione ha scelto di non fornire alcuna risposta, aggravando ulteriormente la situazione. L’UGL Salute sottolinea come la Fondazione abbia richiesto un concordato in continuità senza prevedere il saldo delle spettanze pregresse verso gli esclusi.
“Il nostro auspicio è che prevalga il buon senso perché la Cittadella della Carità rappresenta un patrimonio della città di Taranto e la sua missione deve restare coerente con i valori di solidarietà e rispetto, senza lasciare nessuno indietro”, ha concluso Telmo.
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